Supreme League of Patriots è un’avventura punta e clicca divisa in tre parti e disponibile su Steam dal 29 gennaio 2015. Sciocco e irriverente, pieno di stereotipi e umorismo, il titolo sviluppato da No Bull Intentions e pubblicato da Phoenix Online Publishing ci ha strappato più di un sorriso durante la nostra sessione di gioco ed ora è giunto il tempo del verdetto.
Diviso in tre episodi intitolati: A Patriot Is Born, Patriot Frames e Ice Cold in Ellis, il titolo mescola cultura pop, politica, reality e una tonnellata di altre cose in quella che è probabilmente una delle avventure con la più alta densità di riferimenti nella storia moderna. Diciamo fin da subito che il gioco di No Bull Intentions può essere etichettato come un’avventura punta e clicca classica ma anche decisamente “nuova” sotto l’aspetto dell’originalità ricercata, partendo dallo story-line e continuando ovviamente con i temi trattati. Anche se il gioco in sé è decisamente molto espansivo (nel senso che i riferimenti alla lunga risultano troppo forzati), non smette quasi mai di cadere d’interesse o nella banalità riuscendo a prendersi e prendendo in giro in maniera decisamente più che riuscita qualsiasi cliché odierno sia stato mai presentato.
Il gioco ci mette nei panni di Kyle Keever, il classico stereotipo americano e aspirante attore alla ricerca di un posto nel nuovissimo reality show TV di successo “America’s Got Superpowers”. L’evento televisivo dedicato a chi vuole diventare un supereroe porta il nostro Kyle a creare un originale alter-ego: il Perfect Patriot, ma le cose vanno male e dopo un lavaggio andato storto il suo vestito si rovina diventando viola. Kyle non si abbatte e dopo aver chiesto il giorno libero dal lavoro si dirige alle udienze, accompagnato dall’immancabile Melvin (spalla del nostro protagonista, che fornirà consulenza tempestiva e commenti su tutti gli eventi… una sorta di finestra sul mondo di gioco), lo stereotipo in questo caso dell’inglese doc. Non entrando in merito a spoiler pesanti, sappiate che ad un certo punto dell’avventura il nostro protagonista si trasformerà in Purple Patriot e quello sarà solamente il preludio di una commedia all’insegna dell’ilarità.
Per quanto riguarda il gameplay, il gioco inizia abbastanza lento, ma le cose si fanno interessanti dopo un paio di battute. Supreme League of Patriots è pieno di satira e non ha paura di rompere la quarta parete o anche prendere in giro i videogiochi comuni e puzzle trovati in altri titoli similari. Ci sono una tonnellata di dialoghi tutti in inglese (purtroppo) ed ogni piccola linea di testo è piena di giochi di parole, repliche e una tonnellata di riferimenti alla cultura pop, fino al punto di dare quasi il volta stomaco. Supreme League of Patriots oltre essere tecnicamente molto valido e ben strutturato, offre qualche imbottitura in modo da non finire troppo in fretta, e copre decisamente bene il fatto che la trama risulti abbastanza piatta… è colorato, moderno e ha una bella colonna sonora, ma ha anche alcune meccaniche di gioco noiose che ci obbligheranno a compiere una precisa serie di azioni per poter procedere e per la maggior parte del tempo, queste azioni si limiteranno al parlare con alcuni personaggi.
Avremo a disposizione un comodo menù con la solita gamma di opzioni e dove potremo esaminare e vedere gli oggetti che abbiamo raccolto trovando così una soluzione, ma il vero fulcro di Supreme League of Patriots è il dialogo. Infatti lo stimolo migliore che il titolo ha da offrire e a nostro avviso, il suo punto di maggior interesse, sta nell’entrare nei vari scambi di battute e battibecchi fra i personaggi, che strapperanno non poche risate allontanando così il rischio della noia, ma in caso contrario il gioco offre ben poco ai non amanti del genere e chi non è disposto a farsi prendere dalla storia principale o dall’ambiente di gioco.
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