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Survival of the dead

Creato il 28 luglio 2010 da Mcnab75

Survival of the dead
Survival of the dead

Di George Romero

Usa 2009

Il misterioso fenomeno che vede i morti tornare in vita e procacciarsi carne umana, si è ormai esteso anche al di fuori dei margini continentali. A Slaughter Island, a largo delle coste della Pennsylvania, i clan rivali degli O'Flynn e dei Muldoon si contendono il dominio dell'isola e la strategia da adottare contro i morti viventi. A trovarsi in minoranza è il vecchio O'Flynn, sostenitore di un'uccisione rapida e totale dei non-morti, che viene condannato dalla famiglia nemica al confino sulla terraferma. Nei pressi del porto, O'Flynn si unisce a un gruppo di militari ribelli intenzionati a raggiungere l'isola e li convince a passare dalla sua parte nella battaglia contro gli zombi e per il dominio del territorio. (fonte: http://www.mymovies.it/)

 

Commento

 

Una ciofeca immonda.

Un film che non ha ragione di esistere.

Una presa per il culo.

 

La mia recensione potrebbe finire qui. Risparmierei tempo ed energie per scrivere cose più interessanti di questo Survival of the dead. Dove per “più interessanti” si possono anche intendere delle scritte sul muro di un cesso, del tipo “W la figa!”

Sto esagerando? Sto perdendo ogni parvenza di professionalità? Può essere, sì. È che George Romero è stato per anni il mio regista preferito, un vate inarrivabile, un artista dell'horror filosofico. Poi ha girato Land of the dead... e vabbé, proprio un brutto ritorno nel mondo degli zombie, ma c'era qualche buona suggestione, se si sorvolava su Asia Argento e sui morti viventi intelligenti. Qualche anno fa è tornato di nuovo a bomba sul tema zombesco con Diary of the dead che, pur essendo zeppo di ingenuità, è un buon film e merita senz'altro un paio di passate.

Occorreva comunque capire che era il momento di fermarsi, oppure di tornare alle origini. Magari con una storia con zero originalità, ma con tutti quegli elementi che fecero di Night of the living dead un capolavoro degno di venire esposto al MOMA. E invece no: il buon Romero ha voluto insistere sulla nuova strada intrapresa, fare un insensato mix di generi, e il risultato è questo schifo di film qui.

Una pellicola dove gli zombie sono pochi, del tutto secondari alla trama, praticamente trasparenti. Nella prima, splendida trilogia erano stupidi e affamati: al di là del bene e nel male. Ne La terra dei morti viventi mostravano segni di evoluzione che li rendeva assai meno mostruosi. Qui non sono né carne né pesce, e Romero li tratta di volta in volta come mostri senza cervello oppure come creature semi-senzienti. Senza filo logico.

Un film in cui i protagonisti principali sono un militare senza né arte né parte, capitan Findus e un ranchero cicciobombo che farnetica a proposito del suo clan di mandriani ebeti. E tutti, comprimari compresi, si comportano secondo logiche schizofreniche che cambiano di scena in scena.

Un obbrobrio con richiami western da commedia italiana, con scivoloni su un umorismo quasi più stupido di Zombieland (e non era facile, ve lo assicuro).

Zero atmosfera, nessuna scena di massa di quelle che impreziosivano film come Day of the dead. Nessun senso di disperazione, zero paura, innesti splatter videogiocosi piazzati alla cazzo di cane per infregolare qualche quindicenne brufoloso. Personaggi con un carisma prossimo al nulla, che a volte se ne escono con scene che, porcaccia Eva, nemmeno Claudio Fragasso osava girare (la militare lesbica che si masturba sulla Jeep... ma dai!!!).

Ci sarebbe anche da chiedersi come potrebbero mai far paura degli zombie così: lenti e beoti (per sceneggiatura, non per indole). Negli anni '70-'80 funzionavano in qualità di massa minacciosa, indistinta, lobotomizzata dal consumismo bieco e massificato. Ora come ora, presi a piccoli gruppetti e calati in un contesto che di apocalittico ha solo il nome, non riescono a spaventare nessuno e ci si stupisce di come l'umanità abbia fatto a farsi sopraffare da queste carcasse lente e svogliate. Infatti i ragazzetti continuano a postare video su Youtube come se niente fosse, e pure i vecchi li imitano. Alla faccia dell'invasione degli zombie!

Forse George Romero è morto, proprio come Dario Argento, e l'hanno sostituito con una scimmia urlatrice sottoposta a una plastica facciale. Vedendo Survival of the dead il sospetto è ancor più che lecito, purtroppo. Recuperatelo comunque, tanto per rendervi conto che i miti, quando cadono, fanno i danni di una dozzina di bombe atomiche.


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