
Dalla catastrofe giapponese avvenuta l’11 marzo 2011, con la conseguente fuoriuscita di materiali tossici e radioattivi da alcune centrali nucleari, tutti gli amanti del sushi si saranno chiesti se e quanto fosse rischioso mangiare le famose pietanze ittiche provenienti dal paese del sol levante.
Hidehiko Nishiyama, vice direttore generale dell’Agenzia per la sicurezza atomica giapponese, ha dichiarato che le acque immediatamente circostanti la centrale nucleare di Fukushima hanno un tasso di iodio radioattivo pari a 3355 volte la soglia legale, inoltre ha confermato anche la fuoriuscita del ben più dannoso plutonio; di conseguenza tutte le esportazioni dal Giappone sono state bloccate.




