Sutor, Special Olympics e Ancona. E Montegranaro?

Lodevolissima l’iniziativa della nostra amata Sutor legata alla Special Olympics. Leggiamo dal comunicato stampa della società che il primo dicembre oltre cinquecento ragazzi hanno avuto la possibilità di incontrare gli atleti gialloblù Coby Karl e Jerel McNeal e godere delle loro prodezze.  Tutto questo al Palarossini di Ancona. E tutto questo, a quanto pare, riservato a ragazzi provenienti da Ancona e zone limitrofe.

E qui, perdonatemi, ma mi scappa la domanda: e quelli del resto della regione? E quelli del territorio a cui la Sutor appartiene o, almeno, dovrebbe appartenere? Sono a conoscenza dell’impegno di gente innamorata dello sport e della Sutor che da anni cerca di realizzare iniziative di questo genere nell’ambito territoriale fermano. Perché si prende una iniziativa così buona e la si riserva solo ad Ancona?

Ritorno sull’argomento che da tempo sto trattando facendomi un sacco di nuovi amici: la Sutor è ancora di Montegranaro e del Fermano? O ormai fa parte di una realtà territoriale diversa e, forse, più remunerativa? In barba alle radici e alla storia?

Intendiamoci: ci sta tutto. Ci sta che la squadra emigri perché a casa sua non ha più avuto la possibilità di restare, con responsabilità politiche più o meno note. Ci sta anche che la squadra cerchi di crearsi un bacino nel territorio in cui ora ha scelto di operare. Ma almeno si abbia l’onesta intellettuale di dichiarare che la Sutor non è più di Montegranaro.

Luca Craia