Oggi a Udine.
Sto aspettando la corriera in Chiavris. Non c’è giorno in cui qualcuno non parcheggi con la macchina sopra alla fermata, ostruendo il passaggio alla corriera. Sono arrivata alla conclusione che devo iniziare a dire qualcosa. La prima automobilista è una donna con una bambina, e mi trattengo. Quello dopo però è un guidatore di suv, che parcheggia non solo sopra alla fermata, ma anche mezzo davanti a un passo carrabile. Appena esce gli dico che intralcia.
“Ma l’autobus si ferma lo stesso.”
Gli mostro che dà fastidio. Malvolentieri fa retromarcia e parcheggia sopra l’altra fermata dell’autobus (ce ne sono due, trattandosi di uno snodo importante). Mi trattengo dal protestare di nuovo – ho già ottenuto un piccolo risultato. Passando davanti a me mi dice: “e farsi i cazzi propri?”
“Questa città è anche mia! Ogni giorno rischio la vita in bicicletta per colpa degli automobilisti!”*.
“Povera… Ma quando ti prenderai la patente…” – sottinteso, immagino, ‘non rischierai più.’
“Quando avrò i soldi per comprarmi una macchina del genere?” Indico il suv, ma è un errore: non capisce il mio sarcasmo e mi risponde: “quando andrai a lavorare!” Entra nel negozio dove doveva andare.
Tornando all’auto mi ripassa davanti e io sto zitta, ma lui rincara. “C’è sempre tempo per andare a lavorare e guadagnarsi dei soldi”, o qualcosa su questo tono.
“Io vado in giro coi mezzi e non inquino!”
“Ma fai inquinamento acustico.”**
“Quello è soggettivo.”
“Mi pare che sei troppo saccente.” E se ne va. Subito dopo arriva la corriera, che fortunatamente trova libera la fermata e può accostarsi al marciapiede (altrimenti avrebbe dovuto fermarsi in mezzo alla strada).
Ovviamente dei presenti nessuno dice niente, siamo a Udine. Vi riporto l’episodio perché è molto emblematico della mia città.
* L’altro ieri mi hanno aperto una portiera in faccia, ieri non si fermavano neanche al passaggio ciclabile. Io cerco di far notare gli errori, con gesti (non volgari) o gridando: attenzione! Oppure suono il campanello e accetto che qualcuno mi suoni se mi capita di sbagliare io. Ci rimango molto male invece quando vengo, spesso, insultata: scema!, cretina! Anche se ho ragione, tra l’altro. Il traffico rende le persone cattive.
** In realtà non dice acustico, si muove la mano attorno all’orecchio, ma il senso è quello.