Una campagna su Facebook e Twitter in preparazione del risveglio della sonda europea Rosetta, previsto per il 20 gennaio 2014. Un ottimo modo di festeggiare la prima missione spaziale che atterrerà su una cometa a Novembre 2014.
di Livia GiacominiQuello che si chiama un risveglio difficile: aprire gli occhi a 673 milioni di chilometri dal Sole dopo 31 mesi di ibernazione, nel gelo e nel silenzio dello spazio profondo. E’ quanto accadrà il 20 gennaio, esattamente alle ore 10:00 GMT (alle 11:00 ora italiana), alla sonda europea Rosetta. Un evento emozionante, per cui l’ESA chiede la partecipazione e il sostegno del pubblico, in una campagna social internazionale che prende il via in una conferenza stampa tenutasi a ESOC, Germania (ecco la registrazione della conferenza).
Per sostenere Rosetta in questo difficoltoso e delicato risveglio, si sta organizzando una campagna internazionale “social”, in cui potranno essere coinvolti tutti gli appassionati e i semplici curiosi. L’idea è semplicissima: chi vuole partecipare è invitato a girare un breve video (con computer o con cellulare o con qualsiasi altro strumento), urlando o sussurrando “Wake up, Rosetta!” “Svegliati, Rosetta!”, per aiutare la sonda ad “aprire gli occhi”. Ovviamente, l’indicazione è quella di divertirsi ed essere creativi: è possibile filmarsi, oppure riprendere i propri amici, colleghi o la propria classe. Si può decidere di comparire da soli o in un flash mob, urlare la propria sveglia, sussurrarla o scriverla. Insomma, l’importante è creare un video memorabile e condividerlo con il mondo entro le 18:30 del 20 gennaio tramite la pagina Facebook della missione (rilanciata anche con la campagna #WakeUpRosetta che si terrà su Twitter). Tra i premi per i migliori video, l’invito a visitare il centro ESOC a Darmstadt, Germania, per l’evento VIP in cui verrà celebrato in pompa magna il primo atterraggio su una cometa.
La pagina Facebook di Rosetta Link
La raccolta dei video “Wake up, Rosetta!” Link
La notizia sul sito ESA Link
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Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini