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Svergognati/2

Creato il 01 giugno 2011 da Lanoisette

Copiare, si è sempre copiato: chi di noi non ci ha mai provato? chi di noi non si è mai impietosito di fronte alle richieste di un compagno? Copiare bene, penso, è anche segno di intelligenza. Ed è questo che, evidentemente, i miei alunni non vogliono proprio imparare. Soprattutto, si ostinano a non comprendere che un compito di italiano, o storia, o geografia, non è un'espressione aritmetica, in cui il risultato giusto di Tizio è uguale al risultato giusto di Caio. Ancor di più, non arrivano neanche morti all'idea che io, loro prof di lettere, io che ho assegnato per tutto l'anno, ogni quindici giorni, un lavoro di produzione scritta che ho sempre ritirato e corretto a tutta la classe, riconoscerei le loro (orrende e disordinate) grafie anche bendata. Questo per dirvi che, nel giro di una settimana, ho beccato quattro scopiazzature da Nobel per l'intelligenza.
Atto 1: Impossibile mi consegna il lavoro di storia di recupero (una mappa concettuale). Osservo il foglio: bianco, da fotocopie, niente righe, niente quadretti, scritto con ordinata e inclinata scrittura adulta – un insegnante di ripetizioni, la sorella, chissà... Emetto risata malefica, ritiro il foglio e gli sussurro "Ben fatto. La tua, però, la voglio domani".
Atto 2: Hijodebuonadonna arriva sventolando trionfante il suo lavoro di scrittura, fatto al computer e stampato in allegre righe multicolor. Strano, penso, di solito Hijo non scrive al computer, è MarioGregario che... mi basta sfogliare il plico di lavori che ho sottomano e dare un'occhiata a quello di MarioGregario: i-den-ti-co. Mi ergo in tutta la mia poderosa (sic) altezza davanti al banco di Hijo brandendo i due fogli: La prossima volta, almeno, modifica caratteri e colori. Però grazie, eh, mi hai addirittura evitato di correggerlo e così dicendo, riduco a brandelli il foglio che, ecologicamente, getto nella raccolta differenziata della carta.
Atto 3: Hijodebuonadonna e la mappa di storia. Forse ha imparato dalla volta precedente, mi dico. Invece no. È sufficiente un'occhiata ai caratteri vergati in blu: Questo non l'hai scritto tu. È la scrittura di... TopModel! E, sotto i suoi occhioni sgranati, anche questo va a far compagnia all'altro nel cestino della carta, corredato per di più da un bel tre sul registro per la mancata consegna del lavoro.
Atto 4: Questa volta sono a casa e mi accingo alla correzione dei questi benedetti lavori di recupero di storia. Il primo è quello di MarioGregario. Certo, avrebbe potuto far di più, ma è chiaro, ordinato, abbastanza completo, un sette se lo merita tutto. Quello successivo è di TopModel. Mi scappa da ridere: cambia la scrittura ma la mappa è precisa sputata. Sospiro, cancello il sette e vergo un bel quattro ad entrambi (così il recupero va a farsi benedire), ma solo perché hanno capito che, almeno, devono sprecarsi a trascrivere da bravi bambini.

Però, ora, la domanda che mi turba è: ma TopModel, a dodici anni, quanto si sta già dando da fare?


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