Magazine Diario personale

Vuole far politica quando non è ammalato. (tredicesimo capitolo)

Da Gattolona1964

….dove eravamo rimasti? Altro capitolo di attualità, fresco di idee e pantomine che avvengono ai giorni nostri. Avevo precorso i tempi, chissà perchè ma qualcuno me l’aveva detto che saremmo arrivati a questo punto di cacca, politicamente e realmente parlando. Proseguiamo attenti e cerchiamo di capire chi sono i nostri Parlamentari. Buona lettura!

(Grande
politicone, eccellente oratore, peccato che la salute..)

Carissimi
siamo arrivati ad un momento cruciale della vita di un water.Egli
nasce da un pezzo di ceramica e viene modellato ed usato a nostro
piacimento, per tutta una vita. Lui
si lascia usare, amare, trasformare, ci fa sognare e giocare, ci
illude come l’amante maschio che promette di lasciar la moglie e mai
lo farà, o che giura e spergiura di rinunciare ai voti per sposarti,
ma solo quando i genitori saranno morti, poi verso i diciotto anni,
dice finalmente la sua. Stanco
di pizzi, stufo di impastare tagliatelle tricolore, sazio di fungere
da girello per i bambini e di raccogliere le loro simpatiche
cacchette, decide in totale autonomia di candidarsi in politica. Non
dimentichiamoci che ha intelligenza e fantasia da vendere; sa tacere
quando è il momento, si arrabbia solo se non ne può proprio più,
ma soprattutto è un grande ascoltatore. Queste
sono le doti essenziali ed innegabili, che gli consentiranno di
entrare con facilità nel grande e variegato mondo dei politici e di
fare in tempi molto rapidi, carriera.Indossato
l’abito adatto, bianco per il candore virginale con il quale per la
prima volta entrerà nell’Ufficio di Gabinetto, verrà notato
immediatamente da un membro del Governo, dal carattere molto duro e
rigido, che impossessandosi con furia di lui, quasi stuprandolo, non
lo mollerà più per anni e anni. Una
volta entrato nel Gabinetto di Governo, il water si farà piano piano
strada, in punta di coperchio, con sciacquone felpato e tavoletta
neutra.Si
farà ben volere e ben cercare da tutti, dimostrerà doti eccezionali
di sopportazione e terrà ai membri eletti un mini corso di
accoglimento. Lo
collocheranno ovunque, mostrandogli rispetto per il ruolo che andrà
a ricoprire. Per
via del solito waterismo italiano e non per doti di meritocrazia, farà entrare quasi in simultanea i
suoi amici e parenti cessi, le turche, i pitali, i pissoir, le zie
padelle, i vespasiani, i pappagalli, le nonne comode, i nipoti water
a sospensione, i cognati water chimici, gli orinali, gli suoceri
water classici con piedistallo. La
scusa più banale sarà quella dei prepensionamenti, qualche finestra
verrà aperta anzitempo e qualcuno di loro verrà scaraventato fuori. Non
verrà giammai rispettata la norma che occorra avere centotrenta anni
per la pensione degli uomini e centotrentadue per le donne! Vi
chiederete il perché.Ebbene
non ho fatto un errore e non mi sono bevuta un grappino di troppo, ma
ho tenuto conto che i water femmina, cioè turche, padelle e comode,
dovranno recuperare gli anni della maternità e dell’allattamento,
nonché tutti i permessi presi per le varie malattie del figlioletto
fino a che avrà compiuto gli otto anni. State
pur certi che anche i waterini si ammalano; anzi basta un colpo
d’aria di troppo o uno sputo di persona affetta da streptococco che
l’amata tazza contrae l’infezione. Capirete,
con tutta quell’acqua con la quale sta a contatto giorno e notte, di
umidità ne assorbe in gran quantità. Va
da sé che gli calano le difese immunitarie e diviene fin dalla più
tenera età malaticcio, deboluccio e sciancatello. Vedendola
sotto un altro punto di vista, tutte le malattie che passerà,
esantematiche comprese, lo potrebbero rendere non idoneo al servizio
di leva, motivo valido per essere quasi sempre riformato. Nutrendosi
male per tutta la vita, mangiando e trangugiando tutto quello che gli
propiniamo, peperoncino compreso, per via di quelle tavolette
micidiali, spesso soffre di ernia iatale, colite ulcerosa, gastrite
cronica e non per ultimo, il Morbo di Crohn. Con
tutti, ma proprio tutti i sintomi delle stesse: erutazioni violente,
movimenti di aria che si scatenano nella parte bassa della tazza,
alito pesante, lingua patinata a righe verticali, apatia cronica e
dimagrimento rapido. Ma
una volta curati, lavati, disinfettati, rivestiti a nuovo, potranno
entrare in Parlamento e si presterà particolare attenzione a non perdere nulla nei
corridoi dei Palazzi. Indetta
una riunione di Gabinetto, verrà eletto il Capo di Gabinetto, cioè
il water più water che c’è e sarà scelto in base a criteri di
fiducia assoluti. Criterio
fondamentale per la nomina sarà una forma di tazza adattabile ad
accogliere comodamente tutti i deretani del Parlamento che siederanno
su di lui. Una
volta eletto il Capo Cesso di Gabinetto, sarà circondato da stretti
(di braga) collaboratori. Principalmente
orinali alti e ben diritti, veri soldati sempre sull’attenti e
motivati a spiare e capire quel che avviene nelle due camere: Camera
dei Deputati e Senato. Fatta
eccezione per qualche turca ben educata e colta, non si ammettono per
ora water di foggia femminile in questo difficile mondo politico. Per
ora,ma solo per ora, ho detto. Sono
certa che se le turche sgomiteranno molto e assieme alle consorelle
padelle antiaderenti in prima linea, tutte in piedi con il manico
alzato, faranno varare una legge che le ammetterà come deputate,
almeno nel settore della sanità e dei trasporti eccezionali, è il
caso di dire. Il
primo successo concreto che i nostri Ministri delle Natiche hanno
ottenuto è l’ammissione al voto di alcuni di essi che non potevano
accedere all’urna data l’altezza.
Che
cosa c’entra ora, l’altezza di un cesso, per poter votare”? La
domanda potrebbe sorgere spontanea.Alcuni
di loro più bassi di altri per forma e design, potevano dare adito
al ragionevole sospetto che non avessero raggiunto la maggiore età. Molti
poverini, erano stati creati alquanto bassi, forse per essere
inseriti nelle toilette degli asili per bambini e scambiati perciò
per minorenni. Qualche
sgraziato stilista li aveva concepiti larghi ma molto bassi, per far
sedere gli ospiti a terra, seduti fianco a fianco per essere tutti
molto vicini nel momento del bisogno. Praticamente
compri cinque cessi e ne paghi solo uno.Dicevano
che in codesto modo, con le gambe distese quasi a terra, si ricreava
un contatto con la natura e mentre si evacuava si poteva sentire
sotto le gambe il freddo del pavimento o l’odore dell’erba con
stallatico miscelato, se il cesso veniva collocato all’aria aperta. Mica
male! Saranno stati poi stilisti dei Paesi Bassi per arrivare a tale
creazione.Torno
a noi per farvi capire che l’unico problema di questi nostri amici
doveva in qualche modo essere risolto.Fu
così che tutti, a prescindere dall’altezza potevano finalmente
votare, esprimendo il proprio parere.Se
era positivo tutti contenti e bagnati di acqua fresca come si fa
quando al termine di una gara automobilistica si stappa lo champagne
e si spruzzano i partecipanti. Se
i cessi votanti non erano d’accordo sulle proposte di legge,
spruzzavano si, ma avete imparato benissimo che cosa.Tipi
tosti, questi water! Ovunque
li collochi fanno bella figura, sono colti e volenterosi e di notte,
se non hanno ospiti inattesi, studiano i testi di legge per essere
preparati e dire la loro in Parlamento il giorno successivo.Sono
preparatissimi per argomentare sui temi più disparati, che
verranno trattati all’interno del più importante corpo legislativo
dello Stato, cioè l’organo formato dalle camere.E
torniamo sempre al punto cruciale: i cessi sono nelle Camere, nei
Gabinetti, nel Corpo dello Stato, negli Organi Collegiali, nei membri
del Parlamento. Sono
dentro i Seggi, nelle urne votive e non votanti (mi piace votive!)
emanano leggi profumate, hanno concesso il diritto al voto ai loro
colleghi nani. Ora
non venitemi a dire che il mondo è governato da persone, quando
avete capito da soli che siamo diretti da puri ma laureati water. Ovunque
e senza ombra di dubbio.

Riflettiamo amici e amiche, riflettiamo bene e chiediamoci il perchè siamo noi e sempre noi che mandiamo water e compagnia bella al Governo! La vostra, ma non troppo, Fabiana.

Gabinetto studio di Gianpaolo Berto a Roma

Gabinetto studio di Gianpaolo Berto a Roma (Photo credit: manlio.gaddi)



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