Mercati, fiere, manifestazioni: attività per lo sviluppo economico del territorio. Strumenti essenziali per far ripartire la crescita specialmente in periodi di crisi. Che investimento fanno i Sindaci per attrarre risorse da fuori?
La competitività di un Comune è fondamentale per stabilire la sua capacità di attrarre investimenti. Le diverse città dello stivale fanno scelte molto diverse su come e quanto spendere per “pubblicizzare” il proprio territorio e assicurasi che le diverse aree produttive ricevano la giusta sponsorizzazione.
Su openbilanci.it è possibile capire meglio tutto ciò, grazie alle classifiche dedicate alle spese dei Comuni nello sviluppo economico del territorio. La voce di bilancio in questione è la sommatoria delle spese che il Comune sostiene per favorire lo sviluppo economico locale di tutte le attività produttive o commerciali presenti nel suo territorio. Si includono eventuali spese per affissioni o pubblicità sul territorio, l’organizzazione di mercati, fiere e altre manifestazioni. Inoltre, il Comune può scegliere di destinare specifiche quote di spesa per promuovere i servizi relativi alle diverse aree di sviluppo economico, quali l’industria, l’artigianato, il commercio o l’agricoltura.
Nella classifica delle 15 città più popolose d’Italia la spesa media annua è di €15,20 pro capite. La classifica vede Milano in testa, che nel 2012 spendeva €34,84 pro capite per lo sviluppo economico del territorio, seguita da Padova (€26,18) e Venezia (€19,98). In fondo alla classifica troviamo invece Bologna (€5,51), Verona (€4,6) e infine Napoli, che nell’ultima anno di rilevazione spendeva €4,18 per cittadino in questa voce di bilancio.
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