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Sviluppo personale scientifico

Da Genna78

Sviluppo personale scientifico

come ti ho raccontato più volte una delle peculiarità
di questo blog è che parla di crescita personale da
un punto di vista scientifico. Ma che cosa significa
con esattezza? Se mi segui da un po' di tempo ne sei
di certo al corrente, ma molti non hanno davvero
idea di che cosa significhi "scientifico" o peggio
ancora lo identificano con le "scienze dure" come
la fisica o la chimica...

Non tutti sanno che (citando le parole crociate) la
scienza non è "un qualcosa" ma è un metodo che
si può più o meno applicare a tutto il nostro modo
di conoscere. Ti ho già annoiato con i vari tipi di
epistemologia, (quindi i filosofi dovrebbero essere
apposto ;)) ma per essere molto semplici ed anche
un po' grossolani potremmo definire il processo
della scienza nell'ambito psicologico in questo
modo:


1) Osservazione di un fenomeno: ad esempio ti
accorgi che ogni volta che saluti sorridendo il tuo
vicino di casa lui risponde nello stesso modo.


2) Formulazione di una ipotesi: può essere che solo
il mio vicino risponda al mio sorriso? Allora inizio
a sorridere anche ad altre persone cercando di dare
verifica alla mia osservazione...


3) Esperimento: provi ad uscire di casa, salutare il
tuo vicino ma senza sorridere per vedere se lui ti
ricambia lo stesso e lo fai con un numero alto di
persone.


4) Raccolta di dati osservativi: provi ripetutamente
a salutare sorridendo sia il tuo vicino che altre
persone. Osservi se questo accade anche in altri
contesti e come si sviluppa, ecc.

5) Analisi dei dati: verifichi se la tua ipotesi era
corretta o meno e magari noti che anche altre
persone ti hanno sorriso.


6) Apertura alle sconferme: la classica falsificabilità
popperiana che ci guida nel comprendere cosa può
essere definito scienza e cosa no.


Come puoi immaginare questo processo può essere
sia così grossolano, come ti ho appena descritto e
sia molto molto minuzioso. Nel nostro esempio
ci sono decine e decine di variabili che non ho
preso ad esempio. La cosa che deve saltare agli
occhi non è tanto il processo, ma il fatto che di
solito noi ragioniamo in quel modo. Cioè ci
comportiamo come "scienziati che indagano
il mondo"...


...e ci costruiamo così le nostre teorie su come
gli altri e noi stessi ci comportiamo. Anche di
questo ne abbiamo parlato molto e ti ho anche
detto che si tratta di una delle "peggiori sfighe"
per chi fa il mio lavoro. Il fatto che sotto sotto
abbiamo tutti le nostre teorie implicite su come
gli altri si comportano ci rende tutti un po'
psicologi...


...così come siamo tutti un po' "fisici"...lo so
che può sembrarti assurdo ma scommetto che se
tu fossi vissuto nel 1500 ed avessi avuto anche
solo un pizzico di curiosità di certo ti saresti
chiesto perché gli oggetti tendono a cadere
invece che a volare. E lo avresti fatto senza
sapere nulla del concetto di gravità. Questo
semplicemente perché tutti siamo in grado
di fare ipotesi sulla realtà.


Questo se da un lato ci aiuta perché tutti siamo
in grado di applicare il così detto "pensiero
ipotetico". Dall'altro lato se non viene usato un
metodo rischia di portarci fuori strada, perché
non sempre le nostre ipotesi sono plausibili.
come ti raccontavo nei post dedicati alla
espistemologia: tutti possiamo immaginare
che il legno possa essere un ottimo materiale
per costruire delle navi...


...se infatti gettiamo in acqua un pezzo di legno
ed un pezzo di ferro, notiamo subito la differenza.
Uno resta a galla mentre l'altro affonda, allora si
potrebbe concludere che sia meglio fare le navi
con il legno. Ma se invece di tenere per noi la
nostra ipotesi la condividiamo e soprattutto la
mettiamo "sotto al microscopio" notiamo che
le cose sono più complesse di così.


Le critiche della crescita personale scientifica:


Fra le molte critiche che si potrebbero fare alle
mie osservazioni le più comuni sono legate a
scelte di tipo socio/politico/economico. Infatti
quando parlo della scienza a volte mi guardano
e mi dicono "si dottò ma l'industria farmaceutica
...e tutti i sordi che ci girano?" e fanno lo stesso
discorso per la psicologia o meglio per
la psicodiagnosi.


L'idea di base è che tutto ciò che è ufficiale è
anche controllato da cattivoni senza scrupoli
che vogliono solo fare soldi. Così s'inventano
delle patologie che non esistono come la
"depressione" e cose del genere. Ed invece
sono qui a dirti che, anche se è vero che
esistono dei poteri forti che cercando di
inculcarci strane idee...


...la scienza, quella vera, mette tutto nero su
bianco. Nel senso che se tu potessi andare in
una facoltà qualsiasi o in una biblioteca ben
assortita, di certo avresti accesso alla maggior
parte della banche dati sulle riviste scientifiche
attuali. In caso non lo sapessi "la scienza"
prende ciò che scopre e ci scrive sopra degli
articoli...


...l'accumulo di questi articoli viene chiamata
" letteratura scientifica" e la si trova facilmente
online o su "banche dati specifiche". Tutti noi
possiamo avere accesso a questa mole enorme
di informazioni. Lo so, non si tratta di cose facili
da leggere ed interpretare, ma di solito un buon
articolo è comprensibile a chiunque conosca
un po' di inglese (ormai lingua ufficiale della
letteratura).


" Ok, Genna ma lo sai che le case farmaceutiche
pagano i ricercatori e le riviste più prestigiose
sono tutte vendute?" Si lo so, ma ti assicuro che
non tutto è perduto grazie ad internet puoi trovare
moltissima letteratura non corrotta. Per quanto
riguarda la psicologia gli interessi sono un po'
inferiori, soprattutto quando si parla di sociale
o di pura "psicologia sperimentale".


Questa mole di "articoli" non resta li per nulla
ma per essere "falsificata". Anche questo non
dovrebbe suonarti nuovo, non solo se sei un
esperto di epistemologia o se ricordi di aver
studiato Popper a scuola...ma anche perché ti
ho parlato più volte di come psinel (questo
blog) veda nella falsificazione una delle basi
essenziali delle "scienze psicologiche".


Questa disposizione alla falsificazioe è una
delle cose che in assoluto manca nella crescita
personale. Infatti sembra che ogni nuova trovata
in questo campo sia "la migliore"...oppure che
sia in giro da talmente tanto tempo da non aver
bisogno di falsificazioni, come nel caso delle
discipline orientali...


...non a caso, fra queste la meditazione che più
di altre discipline si è sottoposta al vaglio di
quella che chiamiamo scienza, sta di fatto più
che spopolando. Mentre, guarda caso, tutte
quelle che non accettano questo confronto
restano arginate in un mondo pseudo magico
che di solito è foriero di "cazzari" (perdona
il termine;))


Attenzione, questo non significa che ciò che
non viene studiato scientificamente sia una
cazzata, ma che fino a quando non ci sono
degli studi, la cosa migliore che si possa fare
è continuare ad avere uno "sguardo ipotetico"
invece di chiudersi in dogmatismi. Cosa che
accade quando ci si infila la spiritualità, cosa
che va mooolto di moda.


Il metodo scientifico (quello moderno) è una
lente per osservare ciò che ci accade e metterlo
su un "tavolo di lavoro" per vedere come va e
come funziona. Non si tratta di regole assurde
ed astratte che facilitano solo le lobby, anzi se
tutti avessero delle basi per capire che cosa è
"scientifico" da cosa "non lo è" di certo le
cose funzionerebbero meglio...


...il modo migliore per farlo è semplicemente
quello di accendere il cervello ed evitare di
credere in ciò che si osserva senza averlo messo
in discussione. Non solo con i nostri sensi che
come abbiamo visto nell'esempio "della nave"
sono limitati, ma con ogni mezzo a nostra
disposizione. Ecco perché credo che il nostro
affascinante sviluppo personale debba
essere scientifico (lo sostengo ormai
da anni).


Concludendo: ci sono molti "scienziati" che non
comprendono che la loro "scienza" è un metodo e
che può essere applicato ad ogni cosa. Questo non
significa che si tratti di "verità" ma che se abbiamo
un buon metodo che ci ha consentito di fare cose
grandiose, non sarebbe male dargli fiducia anche
in altri campi. Così oggi molte ricerche in questo
campo sfiorano la precisione matematica della
fisica, ma non tutti lo sanno...


...ciò che serve è educazione e formazione in questo
senso, in modo che quando un ragazzo di 18 anni
vuole scegliersi un corso di formazione possa per
lo meno comprendere a cosa va in contro. Qui su
psinel cerco di fare io "il traduttore" di questo
metodo, ma credo che tu NON ne abbia bisogno...
perché quando una ricerca è fatta bene si capisce
e non abbiamo bisogno di nessuno per
interpretarla...


...concludo questo lungo delirio con una frase che
mi hai sentito dire spesso: " il vero male non sta
nel conoscere ma nell'ignorare ".


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