La Svizzera abbandona il nucleare? Sì, forse, vedremo.
Il giorno dopo la clamorosa decisione della vicina Germania di spegnere i reattori entro il 2022 Berna comincia a ritornare sui suoi passi. Solo pochi giorni fa il Governo elvetico aveva adottato una raccomandazione indirizzata al parlamento perché approvasse la rinuncia all’energia nucleare. Adesso cominciano i distinguo. Per prima parla Doris Leuthard: l’opzione atomica potrebbe tornare d’attualità in futuro, ha detto la ministra dell’energia.
Gli industriali del settore scuotono il capo: nel paese di Guglielmo Tell non sono abituati a cambiamenti di rotta così radicali in così breve tempo. “La Svizzera sta mettendo in forse la sicurezza del suo approvvigionamento”, sostiene Giovanni Leonardi, numero uno di Alpiq, gigante elvetico dell’energia.
Sul fronte politico, è partita la conta dei parlamentari, chi sta da una parte e chi dall’altra, pro e contro l’abbandono del nucleare. I sostenitori della rinuncia al nucleare stanno gà preparando piani per arrivare a blinfare la precedente decisione del Governo: non vogliono che eventuali cambi negli equilibri politici confederati possano mettere in discussione tutto di nuovo.
Perché questo primo passo indietro? «Se nei prossimi 30 anni dovesse riuscire la fusione nucleare e se i vantaggi dell’atomo dovessero tornare a essere preponderanti si potrebbe nuovamente adattare la legge», osserva Doris Leuthard in un’intervista pubblicata dalla NZZ am Sonntag, giornale zurighese.
L’indipendenza dal nucleare è solo un’illusione, dice la ministra: forse dovrebbe dirlo anche ai suoi colleghi a Berlino.
Per compensare la mancata realizzazione di due centrali atomiche servirebbero otto impianti a gas, spiega invece Leonardi. Inoltre «finora tutti erano d’accordo sul fatto che fosse scarso il potenziale di ampliamento dello sfruttamento idroelettrico, ora invece improvvisamente bisogna fortemente ampliare questo settore».
Insomma, la battaglia sul futuro energetico infuria anche in Svizzera.
Di Franco Cavalleri
FONTE: http://www.nucleareblog.it/2011/05/30/svizzera-nucleare-no-forse-si/