«Una 'tv in uscita', come la Chiesa proposta dal Papa»: è nel segno di un radicale rinnovamento che mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale Cei, ha presentato a Milano il nuovo palinsesto di TV2000 (28 DTT, 140 Sky). Una stagione segnata dall'arrivo di una nuova dirigenza: Lorenzo Serra (direttore generale), Paolo Ruffini (direttore editoriale), Alessandro Sortino (direttore creativo) e Lucio Brunelli (Tg). Nuove persone per una rete che punta a una svolta, spiega mons. Galantino: «TV2000 deve guardare il mondo con gli occhi del Vangelo ma mai in modo bigotto, deve essere provocatoria e non un orto chiuso per credenti». Un canale, continua Galantino, che sara' aperto a tutti «come Giovanni Battista». «La Cei - prosegue - caldeggia l'introduzione nel palinsesto dei temi inediti toccati dal Santo Padre». Per Paolo Ruffini infatti la religione non sara' un anestetico («non a caso puntiamo molto sull'informazione», dice l'ex direttore di Rai3).
Il rinnovamento che partira' dal 3 novembre non riguardera' quindi solo il logo, le grafiche e gli studi - promette Ruffini - ma utilizzera' un nuovo linguaggio che tocchera' anche format esistenti: dopo la messa mattutina, ad esempio, seguiranno collegamenti dalla comunita' che ha ospitato la celebrazione, da Scampia a Lampedusa (questo il compito del programma d'attualita' del mattino 'Bel tempo si spera'). Il Tg, uno dei programmi più seguiti (2% di share su una media di 0,7 del canale) si espande con nuove rubriche e un'edizione delle 12: «Vogliamo offrire qualcosa di diverso - dice Brunelli - il pubblico è stanco di caroselli politici, vuole capire l'impatto di leggi e provvedimenti». Le storie saranno al centro, sempre con un taglio positivo, «mai retorico o reticente, su espressa richiesta della Cei», spiega Brunelli.
Alessandro Sortino ha sorpreso molti quando ha abbandonato La7 per co-dirigere TV2000: «la verita' è sempre una sorpresa», dice l'ex Iena riprendendo il claim dell'ultimo promo di TV2000. E la verita' per Sortino è che il tempo dell'indignazione fine a se stessa è finito: «La crisi non è più una notizia, è una notizia che esistano tante persone che lavorano per tenere in piedi il Paese - spiega Sortino - Il diritto all'indignazione si guadagna proponendo anche una speranza, e io sarò una 'Iena' con la speranza». Entro giugno il neo-direttore promette anche di tornare in onda con un format originale che tratti l'attualita' con leggerezza e ironia. Una cifra stilistica, questa, che sara' sperimentata nei nuovi programmi, da 'Siamo noì (lun-ven, 15.30), racconto di problemi e delle loro soluzioni per laici e credenti («un cantiere per una prossima prima serata», lo definisce Sortino), a 'Attenti al lupò (mar-ven, 19), spazio dedicato a cittadini e consumatori. Altra novita' il 'listen-show' in prima serata 'Help' (mer, 21) con Arianna Ciampoli e Antonio Soviero alla ricerca di persone ferite, fra politica, cronaca e storie private.
E da dicembre arriveranno nuovi format che parleranno di viaggi, ambiente, scrittura, abbandono scolastico, mentre cresce anche l'impegno in rete: «I 23 milioni di visualizzazioni del nostro canale YouTube e il 40% di spettatori sotto i 45 anni ci dicono che il nostro pubblico non è anziano come si pensa», conclude Serra.