Photo credit: agenziami / Foter / CC BY-SA
Il Senato ha oggi approvato il Decreto per l’esecuzione della pena e con 195 voti favorevoli e 57 contrari (tra cui la Lega) ha convertito il disegno in legge. Si tratta del cosiddetto “svuota-carceri” quel tanto discusso dl che prevede, tra le riforme, sgravi fino a 700 euro per chi assume detenuti per almeno un mese, giro di vite sui benefici ai recidivi reiterati e l’aumento della pena per il reato di stalking fino a 5 anni. La custodia cautelare d’ora in avanti potrà essere disposta solo per delitti con reclusione superiore a 5 anni.
Se la maggioranza si è detta favorevole, la Lega non ha perso occasione per contestare l’esito del confronto; e lo ha fatto con tanto di fischietti: «Basta inganni e illusioni, governo Letta a casa subito!». Questa la frase sullo striscione dei rappresentanti del Carroccio apparso nell’aula del Governo. “Il dl “svuota-carceri” è solo un pannicello caldo: per risolvere il problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari l’unica soluzione è che gli extracomunitari scontino la pena nel loro Paese d’origine”: questa la linea leghista.
“Parlamento e governo”, ha spiegato Roberto Maroni, segretario federale della Lega Nord, ”si devono attrezzare in questo senso”. “Da ministro dell’Interno ho siglato diversi accordi di questo tipo, anche perché esiste un accordo-quadro europeo che consente di farlo, naturalmente nel rispetto dei diritti del detenuto e con il suo consenso”. Il problema del sovraffollamento delle carceri non si risolve con l’amnistia: “Se qualcuno pensa di farlo sappia che dalla Lega avrà altro che il Vietnam o l’Afghanistan”. Nonostante i voti contrari, comunque, il decreto “svuota carceri” è passato.
Articolo di Emanuele Stalla
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