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Swatch, haul e compagnia: consumo critico sotto mentite spoglie

Creato il 04 marzo 2012 da Amaranthinemess @AmaranthineMess
Swatch, haul e compagnia: consumo critico sotto mentite spoglie Nella mia vita ho frequentato davvero tanta gente snob. Io stessa, credo di appartenere - purtroppo - a questa categoria.
La gente snob, generalmente, è gente con un buon grado di istruzione e che ha moltissima fiducia nelle proprie capacità tanto da considerarsi sempre un gradino sopra gli altri.
Il problema della gente snob, paradossalmente, è proprio la superficialità, che spesso la porta a sottovalutare - o non considerare proprio - cose che non reputa alla propria altezza.
Perdonando la piccola introduzione, andiamo a noi.
Mi è già capitato di parlarvi di consumo critico, pratica molto diffusa - o almeno così dicono - fra i radical chic della mia città che considerano consumo critico solo un certo tipo di consumo: se parlo di bio o equo-solidale sono una figona, se parlo di cosmetici e vestiti, beh, insomma..In realtà, consumo critico non è solo comprare un barattolino di miele proveniente dall'Himalaya e pagarlo 17€!
Ciò che ho avuto modo di appurare in questi ultimi mesi di incursione nel mondo frivolo della moda e del make-up è che il consumo critico non è uno strumento ad esclusivo appannaggio dei suddetti fighi e anche le ragazze comunemente definite frivole svolgono al meglio il ruolo di consumatrici critiche.
Swatch, haul e compagnia: consumo critico sotto mentite spoglie
Innanzi tutto, chi si occupa di make-up - a livello professionale o anche solo amatoriale - spesso è anche molto interessato a conoscere gli ingredienti che compongono i vari cosmetici ed a evitare quelli potenzialmente dannosi per la pelle, che, guarda caso, coincidono nella maggior parte dei casi con ingredienti dannosi anche per l'ambiente.
Swatch, haul e compagnia: consumo critico sotto mentite spoglie L'acquisto di cosmetici ecologici e biologici ed il continuo confronto sugli INCI (ovvero le liste degli ingredienti dei prodotti) sono pratiche davvero molto diffuse fra le appassionate, ma non è tutto: una fugace occhiata in rete, fra blog, forum e Youtube, può far comprendere quanto il lavoro di continua recensione e revisione dei prodotti acquistati possa influenzare il mercato di questo genere di prodotti.
Chi recensisce un prodotto acquistato non sta soltanto facendo sfoggio del risultati del proprio shopping, sta anche offrendo un servizio alla comunità degli appassionati.
Se io compro un prodotto X, lo provo per un certo periodo, mi rendo conto che ha tot pro e tot contro e ne scrivo una recensione, chi cerca informazioni in rete circa lo stesso prodotto X potrà essere aiutato nell'acquisto.
Ovviamente il lavoro di esposizione - haul, letteralmente "bottino" - e di recensione - review o swatch, nel caso di saggi di cosmetici soprattutto per testarne la colorazione - dei prodotti acquistati non riguarda solo il make-up ma anche l'abbigliamento e gli accessori. Ad esempio, sono rimasta molto colpita dal fatto che moltissime persone che recensiscono accessori e scarpe stanno molto attente al fatto che le materie prime siano di origine animale o sintetiche, così da poter segnalare il prodotto come vegan.
Swatch, haul e compagnia: consumo critico sotto mentite spoglieAnche per quanto riguarda il mondo dei cosmetici e degli accessori per il make-up - vedi i pennelli - è visto come un tratto distintivo - in positivo - il fatto che il prodotto non sia di origine animale o non sia stato testato sugli animali.
Il contro di questa fitta rete di recensioni e swatch è che può essere facilmente inquinata dalle stesse aziende produttrici di cosmetici e prodotti di make-up che offrono a blogger e vlogger un compenso per recensire un prodotto. Generalmente però, quando una recensione è fatta dietro richiesta di un'azienda, l'autore lo dichiara esplicitamente e in quasi nessun caso la richiesta dell'azienda è espressamente quella di recensire positivamente il prodotto, quanto quella di parlarne per farlo conoscere a quanta più gente possibile (che poi la recensione sia al 100% positiva è a discrezione dell'autore).

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