Tra la pletora di giochi indie presenti in questo periodo, uno ha catturato la nostra attenzione. Si tratta di Symphony, shoot’em up vecchio stile basato sulla musica realizzato dal piccolo studio indipendente Empty Clip Studios ed uscito un mesetto fa su Steam (il negozio online di Valve) per Windows.
La realizzazione è piuttosto semplice ma decisamente efficace e riesce a dare, soprattutto agli amanti del genere, tante ore di divertimento grazie alla possibilità di poter giocare i livelli sulla base delle proprie canzoni preferite. Ma andiamo con ordine dicendovi anticipatamente che le prime impressioni scritte qualche settimana fa sono pienamente confermate.
LA MUSICA E’ ASSOLUTA PROTAGONISTA
Ovviamente, con un titolo così, la musica non poteva non essere la chiave del gioco. Symphony omaggia il mondo della musica con tanti riferimenti nel gioco visti anche i nomi degli Obiettivi su Steam ed i nomi dei livelli di difficoltà (sei i gradi: Pianissimo; Piano; Mezzo-Piano; Mezzo-Forte; Forte; Fortissimo),
La trama è spicciola ed essenziale: la musica è sotto attacco e tocca a noi salvarla. Un demone ha imprigionato le anime dei più famosi compositori.
Inizia così il viaggio del giocatore attraverso le canzoni messe a disposizioni nel titolo (21 tracce di buon livello di diversi artisti e genere). A bordo di un’astronave si percorrerà un corridoio dove arriveranno le astronavi nemiche di ogni genere attraverso delle aperture laterali e frontali.
Una volta liberata l’anima dell’autore, al termine di un vittorioso combattimento contro i mostri di “fine livello” generalmente rappresentati da una faccia ed introdotti dal demone che ha generato questa grande confusione, sarà mostrato uno spartito che prenderà colore man mano che si andrà avanti nel gioco. Sono cinque i capitoli principali composti a loro volta da diversi sottocapitoli.
GAME-PLAY E LONGEVITA’
Detto della trama, passiamo al primo aspetto importante di ogni gioco: il game-play. Gli sviluppatori hanno realizzato un ottimo lavoro. Il game-play è semplice, immediato. Si spara ai nemici, si raccolgono i bonus e si ottengono punti che al termine di ogni livello saranno spesi per sbloccare potenziamenti o migliorare quelli già esistenti, nonché per sbloccare i nuovi livelli e proseguire così nel compito prestabilito.
La longevità è assicurata da un livello di difficoltà piuttosto calibrato, dal fatto che il sistema di bonus ed incentivi spinga il giocatore a migliorare e ad andare avanti e, soprattutto, dalla possibiiltà di giocare tutti i livelli che si desiderano con le proprie canzoni.
Immaginate di giocare con la vostra colonna sonora preferita, o con la canzone del cuore. Si può fare (sulla falsariga di Audiosurf, per dare un esempio). La difficoltà, inoltre, deriva anche dalla canzone. Una sonata di musica classica farà muovere il tutto più lentamente mentre con un brano Metal si ballerà molto di più, ad esempio.
Altra nota da ricordare è la personalizzazione della nostra astronave. I punti ispirazione ed i Kudos, che si raccoglieranno raggiungendo i punteggi minimi in ogni singolo stage, serviranno a questo ma è divertente notare come si possa assolutamente lavorare a proprio piacimento sull’armamentario al punto di poter anche scegliere la direzione dello sparo.
E’ possibile montare quattro diverse armi sull’astronave e scegliere prima di ogni livello, diversi aspetti, fino ad arrivare anche a selezionare il pulsante del mouse con il quale attivare quell’arma. C’è una vasta scelta: cannoni, laser, missili, bombe che fan piazza pulita dello schermo e quant’altro per un arsenale di tutto rispetto. Per la serie: l’astronave è piccola ma è cazzuta ed armata fino ai denti.
Il tutto è giocabile tramite mouse senza particolari complicazioni. Bisognerà fare attenzione a non perdere le vite perché questo comporta un malus in termini di punti (2.500 punti di penalizzazione) mentre se si è colpiti, anche più volte, la navetta si deteriorerà perdendo efficacia fino a distruggersi o fino a raccogliere bonus che la renderanno nuovamente funzionale.
UNA GRAFICA AL NEON SEMPLICE MA AFFASCINANTE
Veniamo al comparto tecnico di Symphony. Abbiamo più volte detto che il lavoro degli sviluppatori non fosse nulla di miracoloso. E’ vero: ma è altrettanto vero che è stato svolto bene. La grafica poligonale al Neon che ricorda molto il glorioso passato degli shooter “vettoriali” anni ’80 è gradevole agli occhi e si muove piuttosto bene.
Efficaci anche le esplosioni e ci sono pochissimi rallentamenti nei momenti più concitati dove gli spari, le esplosioni ed i frammenti di navette vagano impazziti per lo schermo. Altro aspetto positivo è che nonostante il particolare effetto, la grafica non dà mai fastidio agli occhi.
Del sonoro abbiamo già detto tutto e possiamo ribadire che la colonna sonora presente è di buona qualità.
CONCLUSIONI
Se siete amanti della musica e degli shooter vecchio stile, Symphony è il gioco che fa per voi. Le nostre impressioni sono state piacevolmente confermate. Tecnicamente, Empty Clip Studios ha fatto un lavoro piuttosto pulito, gradevole e piuttosto stimolante dal punto di vista del game-play volendo puntare sulla semplicità ed andando direttamente al sodo.
Non si grida al miracolo ma ci sentiamo di dire che il prezzo di 6,99 euro è giusto per questa produzione indipendente ed offre un ottimo compromesso con la qualità. La grafica è interessante mentre il game-play è immediato e spinge ad andare avanti. Il gioco è inoltre potenzialmente infinito grazie alla possibilità di giocare con la propria musica. Che altro si può chiedere?
PREGI: Game-play ben calibrato. Potenzialmente infinito. Grafica gradevole. Colonna sonora di base buona ma personalizzabile. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
DIFETTI: Qualche piccolo rallentamento-scatt0. Benché la difficoltà sia calibrata, qualche passaggio già a livello intermedio potrebbe risultare ostico.
VOTO: 8,5/10.