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Tà, poesia dello spiraglio e della neve. – Ida Travi

Da Clindi

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“Tà, Poesia dello spiraglio e della neve” (Moretti e Vitali, 2011) è una raccolta della poetessa Ida Travi attraverso la quale mette il lettore in stretto contatto col mondo in cui vive, un mondo ricco di esseri umani che l’autrice stessa descrive a modo suo:

Sono esseri comuni, sono post. Post-studenti, ex-lavoratori, viandanti. Uomini e donne trasfigurati dalla poesia vivono in un luogo austero.

“Tà” ricorda una lancetta, un colpo di bastone, una porta che sbatte, la porta che si lasciano dietro individui più volte nominati nella raccolta, esseri mondani che si fanno simbolo di una società viva e fervente: Olin, Attè, Antòn, Katrìn, Usov; personaggi che la Travi lascia appena intravedere tra i suoi versi come fossero presenze di passaggio nei suoi attimi ricchi di poesia. Una raccolta quindi ricca di attimi vivi e animati, intervallati da dialoghi muti tra l’autrice e gli individui che nomina, dialoghi di gesti e di respiri, che sono circondati da atmosfere quasi mistiche nel loro muoversi impercettibile; c’è infatti un movimento accennato come se si fuggisse da una colpa per raggiungere una pace utopica.

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