Magazine Per Lei
In un certo senso se avessi dovuto darmi un soprannome da solo, io sarei stato Erba Voglio, volevo tutto ciò che non avevo come tanti forse, ma con la peculiarità di volere anche l'esatto contrario con la stessa intensità. Lo stesso che provai quando Ahia non volle far pace con me, lasciandomi con un paio di scarpe favolose che non potevo mettere: avrei voluto che l'accettasse come anche che potessi metterle al suo posto. I desideri che inseguivamo facendoci coraggio l'un l'altro ben si adeguavano alla descrizione della Chimera mitologica. Una creatura polimorfa dalle fattezze incerte e pericolosa che fu uccisa in un modo stupidissimo. Erano cosi anche i nostri desideri? Confusi polimorfi e destinati ad una fine idiota? Qualche volta ho creduto di si. Ho creduto che i nostri desideri fossero come le ultime mode, sempre nuovi e sempre ultimi: il recupero del rapporto con mia madre, il figlio di Ahia, il sentirsi finalmente bella di Secondo te, il senso di appartenere ad un uomo solo di Assolutamente. Queste erano le nostre chimere, metà noi metà sogno ma sempre come la moda destinate a non essere mai per sempre. Seduti all'ennesima cena a discutere su quanto ci eravamo andati vicino, se non fosse stato per questo o quello o a rinnovarci la fiducia, sembravamo governi amici che rifacevano patti identici col proprio destino davanti ad un buon vino, nell'idea di grandi cambiamenti ma senza cambiare davvero. Oppure se uscivamo tutti in tiro potevamo sembrare quelli che la chimera non l'avevano uccisa, ma a addomesticata. Che bella la sensazione di protezione che provavo in mezzo a tutte loro! Ma non crediate che fosse gratis! Era un gran lavoro stargli vicino, ma non mi pareva mai ingrato. C'era la sera in cui Ahia telefonava con le ultime dal ginecologo e ti ritrovavi con una pentola di orecchiette al sugo nelle ginocchia sui mezzi per mangiarle con lei, o c'era la cena nel giardino di Assolutamente che era solita affrontare i suoi momentacci con una trentina di invitati ai quali però donava il suo più inossidabile sorriso, serviva pietanze esotiche e prelibate e sfoggiava completini audaci come vere armature dietro le quali nascondeva l'amarezza del momento.
Oppure venivo trascinato nell'inevitabile giro di shopping compulsivo di Secondo te, che nei momenti peggiori delle sue relazioni si acuiva e che amabilmente divideva con me, consentendomi di visitare posti nei quali non avrei mai avuto il coraggio di entrare da solo. In quei frangenti, dopo aver collezionato pacchetti, mangiavamo un mini panino al tonno comodamente seduti ai tavolini di un bar storico del centro rivolti verso il passaggio umano, constatando il diffondersi della piaga che amavamo definire il “pret-gina-a porter”! .
Desiderio e illusione formavano un cocktail assai più micidiale di quelli che eravamo soliti bere, in quanto era fatto di non uno, ma ben due veleni per la mente. Il terzo si produceva dal conflitto dei primi due ed era la rabbia: quella che ti veniva sia quando scoprivi che quell'uomo col quale ti eri lasciata andare ti aveva lasciato e basta come anche quando non riuscivi proprio a lasciarti andare con l'altro che aveva tutto ciò che volevi ma non ti piaceva. Tre teste aveva la chimera Desiderio, Illusione e Rabbia. Ma Ahia, Secondo Te e Assolutamente, così come anche io prima di loro continuavamo a credere che doveva esserci quella "creatura mitologica" chiamata Fidanzato ideale, e che se esisteva non poteva non avere in sè quell'antidoto ai nostri veleni, chiamato amore incondizionato. Se fossimo stati più onesti forse avremo potuto capire che date le condizioni che ponevamo alla realtà di quell'incontro, la chimera classica sarebbe stata di gran lunga meno difficile da incontrare e addomesticare.
Che ci avessero cresciuti come regine o come orfanelle le nostre madri ci avevano però in qualche modo instillato le stesse stronzate circa gli uomini. Il resto lo doveva aver prodotto una qualche stratificazione mentale formatasi in un tempo imprecisato tra la fanciullezza e la vecchiaia, dove l'una non voleva cedere il passo all'altra. Tic tac.....e il tempo passa e le chimere sfuggono.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tempi di cottura
Ore 4.30. Una mattina come tante di un lunedì come tanti. Mentre la maggior parte delle persone sta ancora dormendo, suona la sveglia di Anna Maria: una... Leggere il seguito
Da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Che lavoro fai???? vivo!!
Rifletto spesso , forse troppo sulla mia vita attuale , non amo i paragoni con il prima , preferisco concentrarmi sul QUI E ORA , per questo ancora di più mi... Leggere il seguito
Da Riccardomichela
CONSIGLI UTILI, PER LEI -
“Chiedimi quello che vuoi. La trilogia” di Megan Maxwell
La trilogia: Chiedimi quello che vuoi-Ora e per sempre-Lasciami andare via Dopo la morte del padre, Eric Zimmerman, proprietario della compagnia tedesca... Leggere il seguito
Da Vivianap
CULTURA, LIBRI, RACCONTI, TALENTI -
Quel che resta del viaggio – guida rapida su Melbourne e Victoria
In preda a un jet-lag che mi fa addormentare alle dieci della sera e svegliare alle sei del mattino, ho ripreso la mia vita a Barcellona. Sono scesa dall'aereo... Leggere il seguito
Da Giulia Calli
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Famiglia atipica is better than no famiglia
C’era bisogno di un’altra opinione, un altro sproloquio, un altro post sulle famiglie atipiche? Sicuramente no. Avevate bisogno che io mettessi nero su bianco... Leggere il seguito
Da Gynepraio
OPINIONI, TALENTI -
Wishlist ROMWE
ciao ragazze,da poco collaboro con ROMWE, sito molto carino dove si possono trovare un sacco di capi d'abbigliamento super trendy e a poco prezzo.Oggi voglio... Leggere il seguito
Da Greenfra
BELLEZZA, PER LEI