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Tacchi, istruzioni per l’uso

Creato il 20 novembre 2015 da Luna @FashionSnobber

Quando penso ai tacchi per prima cosa mi viene in mente uno scioglilingua che mia nonna mi diceva sempre in dialetto milanese:
" Ti che te tachet i tac, oh tacam i tac a mi! Mi tacat i tac a ti che te tachet i tac? Tachet ti i too tac, che mi tachet i me tac, ti che te tachet i tac!" (Tu che attacchi i tacchi, attacca a me i miei tacchi! Io attaccare i tacchi a te? Attaccateli tu i tuoi tacchi, che io mi attacco i miei di tacchi, tu che attacchi i tacchi!)
Non sono mai riuscita a dirlo bene ma ricordo perfettamente che ogni volta correvo nella sua scarpiera e le rubavo dei sandali bellissimi tacco 12 e sognavo il giorno in cui avrei avuto i miei da sfoggiare.

Tacchi, istruzioni per l'uso, come dove e quando

Tecnicamente parlando il tacco è quella componente aggiunta alla parte posteriore della scarpa formato o da un blocco unico di acciaio spesso 5 mm che viene poi rivestito, o da strati di sollevamento separati. La parte a contatto con la terra invece viene chiamata soprattacco. Quella gommina che spesso si trova di ricambio nelle scatole per capirci.
I tacchi inizialmente avevano lo scopo di migliorare l'equilibrio ma, diciamoci la verità, per tutte noi sono più legati ad una questione estetica come quella di aumentare la statura, dare slancio e assottigliare visivamente la gamba mettendo in evidenza il seno e i glutei. Giusto per far girare un po' la testa ai nostri cari ometti. Mica lo dico io eh! E' stato Roger Vivier ad introdurre i tacchi a spillo negli anni '50 e nella loro versione più moderna come la conosciamo noi oggi, proprio per queste caratteristiche. Ringraziamolo in coro, su!
I tacchi alti sono perfetti per la sera, vi rendono eleganti e femminili e se vi sentite a vostro agio nella vostra routine quotidiana potete utilizzarli anche di giorno.
Al lavoro sarebbe meglio optare sempre per un tacco medio, lo so, le fashion victim lo detestano ma il 5 cm slancia ugualmente senza destabilizzarvi e farvi passare per femme fatale in un ambiente nel quale proprio non è indicato.
Immagino sia inutile vi dica di quanto sia da evitare in montagna e in quelle situazioni in cui già sapete di dover camminare molto rischiando a metà tragitto di perdere la vostra falcata sexy sembrando dei robot rincalcati.
Trattateli bene e se vedete che il soprattacco comincia ad usurarsi portatele subito a sistemare, non sto a dirvi quanto sia insopportabile, poco fine e per niente di classe il rumore del tacchettio che emette l'acciaio in terra mentre camminate. Evitatelo come lo smalto sbeccato, per carità!
Si al cambio sneakers/tacco quando uscite ma, mi raccomando, non fate cambio di modello in pubblico è decisamente poco professional (qualcuna di voi ride già, lo so, perché io alla Milano Fashion Week sono scivolata proprio su questo, ma non ne potevo più! Perdonatemi!)
Infine, cosa non meno importante e da non sottovalutare, come camminare sui tacchi?
Stendere le gambe, posizione eretta, pancia in dentro, petto in fuori, mai piegare le ginocchia e...
Esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi. Nient'altro. Facile no?
I tacchi ormai ci sono di tutte le misure possibili ed inimmaginabili e si potrebbe benissimo non farne più a meno. Vi ricordo però, che nuociono alla colonna vertebrale quindi si, usateli e sentitevi donne ma con moderazione. Anche una bella sneakers ogni tanto ha sempre il suo bel perché femminile no? Meno femme fatale e più ragazza della porta accanto ma ha il suo fascino.
Detto questo vi lascio qualche infografica in materia in grado di spiegarvi meglio di me ogni tipologia di tacco e annesso modello di scarpa. Qual è il vostro preferito?

Credits: Immagini reperite su .


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