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Tafferugli e scontri nella manifestazione dei sindacati pro-ILVA: irruzione di circa 200 contestatori che hanno provocato il blocco della manifestazione.
In piazza della Vittoria un gruppo di contestatori ha fatto irruzione lanciando uova e fumogeni e ha tentato di occupare il palco. Quindi ci sono stati scontri con la polizia che ha tentato di arginare l’azione dei violenti contestatori. Il comizio di CGIL, CISL e UIL allora è stato interrotto.
I sindacati allora sono stati accusati di difendere l’ILVA più che la salute degli operai e dei cittadini.
Il caso ILVA continua a produrre polemiche e confusione nelle strade e nelle piazze di Taranto.
In un momento in cui il malcontento delle persone è alle stelle come anche la loro la rabbia, episodi come questo sono frequenti anche se diverse sono le motivazioni che li scatenano.
La frustrazione e la disperazione di tanti lavoratori è esasperata sempre più da tutto ciò di negativo che sta portando la crisi economica in questi giorni.
E dalla disperazione e dallo sconforto si passa alla rabbia e alla violenza mentre la politica oltre a condannare gli episodi violenti non sa porre rimedio alle cause che scatenano questi episodi.
Il caso ILVA è conseguenza di un processo di industrializzazione selvaggia e chi ha portato avanti questo processo non ha badato minimamente ai danni che poteva portare all’ambiente e alle persone.
Nella zona circostante gli stabilimenti dell’ILVA sono tantissimi i casi di tumori o altre malattie dovute all’inquinamento ambientale suddetto.
I cittadini e l’ambiente hanno pagato e stanno pagando i costi di un’economia “che valuta solo i profitti”, un’economia “scellerata”, un economia incurante della salute degli abitanti del luogo.