Tagli ai servizi: la conseguenza all’abolizione dell’Imu

Creato il 03 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Quanto ci costa l’Imu?  Tagli all’occupazione, alla lotta all’evasione e ai trasporti
Chi credeva che si potesse non pagare la prima rata dell’Imu senza colpo ferire, ha probabilmente sbagliato i suoi calcoli.
Il Governo sta infatti cercando di racimolare i soldi che gli sono stati negati (circa 1miliardo e mezzo di euro) dall’abolizione della prima rata della tassa sulla casa, che in proprio in questi giorni ha subito numerose modifiche.

Photo credit: Skley / Foter / CC BY-ND

Dove si andrà a guardare per non ritrovarsi un buco da diversi miliardi di euro?
Il Governo Letta, con il decreto Imu che il Pdl non ha esistato a definire tramite Brunetta il trainante “per far ripartire l’economia e far risparmiare agli italiani 4 miliardi di tasse”, ha dovuto mettere le mani forse non nelle tasche dei cittadini, ma sui servizi.
Così, i tagli più consistenti se li è visti assegnare la lotta all’evasione fiscale e alla sicurezza: 30 milioni di euro in meno per combattere le frodi fiscali, gli evasori e i giochi illegali.
Molto più ingenti i tagli al settore dell’occupazione: il taglio al Fondo per l’occupazione raggiunge i 250 milioni. E’ inoltre previsto un “prelievo” di 300 milioni alla disponibilità su 40 conti Mps che raccolgono le risorse della Cassa Conguaglio Settore Elettrico per finanziare l’efficienza energetica e le rinnovabili.
Neppure i trasporti si salvano: con 300 milioni in meno per la cura delle reti ferroviarie; un brutto colpo per dei treni che “perdono pezzi e arrugginiscono velocemente”, come riportato dalle compagnie ferroviarie di Belgio e Olanda, che hanno interrotto l’acquisto di treni italiani presso Finmeccanica proprio in questi giorni.

Il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, è stato chiaro: “Il decreto sull’Imu si sta rivelando senza coperture e questo creerà maggiori difficoltà ai sindaci”.
“I mercati hanno sempre ragione” ha però subito replicato Brunetta, nella giornata di ieri. “Il 29 agosto 2013, dopo l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, Milano è stata la migliore piazza finanziaria in Europa. Perché, per quanto il Financial Times non voglia ammetterlo, le risorse per consentire di cancellare questa cattiva tassa sono state reperite senza mettere le mani nelle tasche degli italiani ma con virtuosi tagli di spesa pubblica. Il vincolo europeo del 3% e’ stato, pertanto, salvaguardato”.
Per Silvio Berlusconi l’Imu è una battaglia “Sulla libertà dei cittadini” e da tutto il Pdl si levano voci che dicono di aver mantenuto le promesse fatte agli italiani.

Ma a quale prezzo?
In totale, tra sforbiciate qua e là, i tagli arrivano quasi a un miliardo di euro: 975 milioni per la precisione.
I ministeri più colpiti sono quello dell’Economia, dei Trasporti e della Difesa – quest’ultimo in attesa dei caccia F35 al centro di tante polemiche per i loro costi.
I cittadini forse non pagheranno più tasse, ma avranno dei servizi che avranno forse sempre più difficoltà ad offrire un servizio di qualità, dalla sanità ai trasporti.

Con la crisi siriana la benzina potrebbe avere un’impennata nei costi e l’Irpef subirà rincari certi nei Comuni.

Il Pdl insorge contro i tagli per coprire le sue promesse.
Ora, il Pdl si arrocca contro i tagli voluti (e dovuti) per coprire la mancanza dell’Imu. Mentre da un lato sbandiera l’abolizione dell’Imu, dall’altra bacchetta il Governo per i tagli ai Ministeri, scoprendo quanto è difficile trovare i soldi per cancellare l’Imu: “Si naviga al buio – sostiene Brunetta parlando proprio delle coperture – alla fine tutto confluisce in un unico grande calderone, che rinvia ad un successivo monitoraggio: preludio per un aumento dell’acconto Ires ed Irap, nonché delle accise sui carburanti; mentre sullo sfondo si vedono sinistri bagliori di guerra che avranno un’incidenza diretta sull’andamento del prezzo del petrolio”.


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