Tagli all’istruzione? #Checcefreganoiabbiamoilcampuscheshpakka!

Creato il 28 novembre 2012 da Davideciaccia @FailCaffe

“Chi troppo ha, troppo vuole! Però forse sta volta avete pisciato un po’ troppo lungo…”

di umbertomartelli

Niente da dire…quando una cosa spacca il culo ai passeri, spacca il culo ai passeri! E che ne dicano i soliti lagnosi studenti, ricercatori, docenti e tesisti…il nuovo Campus Luigi Einaudi è un ficata pazzesca! Tutto vetrato pronto da spaccare alla prima manifestazione dei soliti viziatelli insoddisfatti, con quella forma avveniristica che ci fa sentire europei più del debito pubblico e di Mario Draghi e quel praticello inglese con tanto di campanaccio che farebbe invidia alla pezzata valdostana e a Quasimodo (oltretutto ripreso nell’atrio principale in posizione fetale, con in mano una presa rossa…rossa come le immancabili pinze dei freni del Porsche Cayenne che, se non ce le hai, sei out!).

Si, si, ok…qualcosina non funziona, ma che ce frega a noi?!? Se è bello è bello. Se shpakka shpakka! Sembra quasi che essere ancora leggermente edonisti nel 2012 sia diventato un peccato, in fondo anche ai maggiolini piacciono i lampioni accesi dove sbatterci quella merdosa capocchietta  - tok!bzz..tok!bzz…tok!bzz.. –  fino a mattina. Oh poi mica briciole eh, ci abbiamo speso 135 milioni di euro, mica pizza e fichi!!! Vabbè mi è arrivata una voce, oltretutto lontana lontana, che qualche studentello non avrà la borsa di studio quest’anno e nemmeno un posto dove dormire, però avranno un Campus che shpakka ed è questo che conta alla fine! Dopotutto che abbiamo da lamentarci? Una struttura del genere che si estende per 45mila metri quadrati è stata inaugurata in tempo record, e poi dicono che noi italiani non finiamo mai in tempo le opere pubbliche (pff!). Il taglio del nastro è avvenuto lo scorso 22 settembre, una giornata commovente, c’erano tutti dal commissario al sacrest.., ah no scusate! (Reminiscenze musicali sinistroidi). Dicevo, c’erano tutti quel giorno, me lo ricordo come se fosse ieri, il ministro dell’istruzione Profumo, il sindaco Piero Fassino, il presidente Cota, l’immancabile magnifico rettore Ezio Pelizzetti e poi John Elkann, Sergio Marchionne e per finire anche la paladina della predicozza, portatrice del verbo giustizia Luciana Littizzetto. Tutti quanti dentro al Campus per una giornata all’insegna dell’istruzione e del dialogo, tra di loro ovviamente. Oh, mica possiamo pensare che cotanta signoria potesse relazionarsi con quel manipolo di studentelli reazionari che fuori il perimetro stavano manifestando per il loro diritto allo studio. Ci mancherebbe! Qualcuno aveva provato a far notare che forse l’inaugurazione poteva essere leggermente acerba visto il cantiere ancora in opera, però vi sembra giusto che il concittadino e attuale ministro dell’Istruzione Profumo e il prossimissimo futuro uscente Rettore Pelizzetti non potessero essere protagonisti di tutto ciò? Non sarebbe stato “polie” per usare un francesismo.

Comunque bando alle ciance dal 1° di ottobre il Campus è operativo, più o meno. Oggi dopo due mesi e mezzo dall’inaugurazione su quaranta aule poco più della metà sono agibili, c’è da sottolineare però che le aule agibili sono una vera ficata, insomma.. shpakkano! Tutte belle nuove, coi banchetti puliti e non tutti pastrocchiati con quelle frasi sovietiche, computer, microfoni e proiettori…che proiettano. Pensate.. proiettano e proiettano bene eh! Solo che in alcuni casi (tutti) le tende non ci sono e se ci sono non funzionano e quando entra il sole non si vede nulla. Però oh l’università non è per tutti, studiare mica è facile eh, o ti adegui o sei out (anche se non hai le pinze rosse al Cayenne sei out). Ti devi adeguare anche ai martelli pneumatici, alle lance per la coibentazione, alle gru, alle ruspe, alla polvere che diventa fango nei giorni di pioggia, ai cestini per i rifiuti che non esistono in completa sintonia con la filosofia eco dell’opera. Insomma ci dobbiamo adeguare lo dicono anche i tecnici, i tecnici che shpakkano ovviamente.

C’è anche la biblioteca con 26 km di scaffali sapete? 4 parole: Fi-chi-ssi-ma!!! Ci ha messo sei mesi per essere operativa, lasciando a piedi ricercatori, docenti e tesisti però ora è aperta, solo la mattina per quattro ore, ed è pure accessibile, pazzesco. Pensate che, e forse questo è l’aspetto più fichissimo di tutti, se arrivate in biblioteca con lo zaino dovete lasciarlo nell’armadietto. Ora penserete cosa c’è di fichissimo in questo? Maledetti diffidenti! Che dovete lasciarlo negli armadietti della Palazzina Einaudi poco distante. Che ficata pazzesca ragazzi meglio delle feste in oratorio!  Inoltre se erroneamente dopo lezione ti viene voglia di studiare e la biblioteca è chiusa, una soluzione c’è ed è estremamente funzionale: “Te ne devi annà!!!”. Che fico il Campus, luccica al sole!

Qualche piccolo disservizio anche per quanto riguarda le barriere architettoniche, ma tanto quegli studenti sono una minoranza. La rampa principale che entra nel Campus ha un leggero eccesso d’inclinazione che rende difficoltoso l’accesso in carrozzina se non accompagnati. I bagni  per disabili ai piani superiori semplicemente non esistono e pure alcuni di quelli ai piani inferiori non sono accessibili. Maschi, femmine, donne, bambini, inservienti, personale, cani e gatti hanno utilizzato per molto tempo lo stesso bagno al piano terra riservato ai disabili, se questa non è parità dei sessi e democrazia ditemi voi cos’è?! Ovvio, l’utilizzo massiccio di un solo ed unico bagno nel raggio di 45 mila metri quadrati lo ha portato ad una lieve incuria a tempo di record. Però oh c’è mica da essere choosy per così poco. L’importante è che tutto intorno a te shpakki come non ha mai shpakkato prima!

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