Tagliatelle autunnali

Da Paneemarmellata
~♪ Autumn in New York - Billie Holiday ♪ ~
Oggi ricetta dal profumo tutto autunnale per un primo proprio ghiotto. In realtà al posto dei pioppini avevo in mente di usare dei bei porcini, ma, visto che non sono riuscita a trovarne di origine italiana (scandaloso!!!), ho optato per questi funghi, meno pregiati e che, a dire la verità non avevo mai assaggiato, ma che hanno reso comunque il piatto ottimo!!!
Tagliatelle di farro con pioppini e castagne

Ingredienti per 2 persone:
  • 160 g di tagliatelle semi integrali di farro
  • 250 g di funghi pioppini
  • Una dozzina di castagne
  • Uno spicchio d’aglio
  • 5-6 foglie di alloro
  • Qualche foglia di salvia
  • Un rametto di rosmarino
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale q.b.
Far bollire le castagne con 3 foglie di alloro. Intanto pulire con cura i funghi togliendo anche la parte più fibrosa del gambo. In una padella rosolare l’aglio, 2-3 foglie d'alloro, la salvia e il rosmarino con un filo d’olio evo. Aggiungere poi i funghi puliti, salare e far cuocere aggiungendo un goccio di acqua o brodo vegetale. Una volta cotte le castagne privarle della buccia. Intanto far cuocere la pasta in acqua salata e, una volta cotta, farla saltare nella padella coi funghi e le castagne spezzettate.
Lo sapevate che il Pioppino... ... o Piopparello  è uno dei più gustosi, profumati ed apprezzati funghi commestibili? È una specie saprofita piuttosto adattabile che si presta molto bene alla coltivazione artificiale, su ceppi di latifoglie (es. pioppo o sambuco) parzialmente interrati ed umidi, ma non bisogna allagare il terreno circostante in quanto un eccesso di acqua può inibire completamente la formazione dei carpofori. Il nome deriva dal greco aigeros = pioppo, per il suo habitat preferenziale. Ha un odore caratteristico, ma di difficile descrizione; alcuni autori lo avvicinano al lievito o al "profumo di vecchie botti da vino", altri ancora al "formaggio stagionato" oppure alla "pasta del pane". Alla cottura sprigiona un profumo intenso, percepibile anche a distanza. È opinione diffusa - benché non dimostrabile - che gli esemplari che si sviluppano su legno di Sambuco siano più saporiti. Evitare nella maniera più assoluta il consumo di esemplari che crescono ai bordi delle strade o al di sopra di intonaci screpolati dall'umidità (o comunque sopra substrati innaturali). Viene normalmente commercializzato anche proveniente da coltivazione artificiale. Si raccomanda di non coltivarlo sopra ceppaglie in ambienti costantemente privi di luce: secondo voci non confermate, sembra che in condizioni di stress detta specie produca delle tossine. Fonte: Wiki  

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :