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Tagliatelle col ragù

Da Silva Avanzi Rigobello

Cosa c’è di più rassicurante, confortante, rasserenante di un bel piatto di tagliatelle col ragù? Di carne, ovviamente, non occorreva nemmeno precisarlo. Il ragù per antonomasia è quello di carne. Vero?
Le tagliatelle col ragù ci parlano di casa, della mamma, del pranzo della domenica in famiglia, di tutte le cose che appartengono al nostro vissuto, che in qualche modo ci accompagnano nel presente e rappresentano anche il futuro attraverso il consenso dei nostri figli.
Ahimè, adesso per diversi motivi il ragù lo faccio un po’ più “dietetico”.
Questo vuol dire che non lo lascio più 3-4 ore sul gas a sobbollire piano piano, a consumarsi lentamente, finché non si riconoscono più i sapori dei singoli ingredienti, che diventano un’unica armonia di gusto.
Adesso il più delle volte lo faccio con carni bianche, appena un filo d’olio, la passata anziché i pomodori pelati scolati e fatti a pezzi e anche in un tempo relativamente più breve.
I miei figli lo apprezzano lo stesso, anzi pare gli piaccia perfino di più e siccome questo lo mangia anche il mio nipotino, a me dispiace un po’ meno che non sia più come quello della mia mamma, di mia nonna e della mia bisnonna, che era la moglie del mugnaio…

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Chi non ha mai assaggiato quell’altro, che ho pubblicato il 22 novembre, quello che mio marito rimpiange coraggiosamente in silenzio, troverebbe senz’altro squisito anche questo: adesso vi do la ricetta così giudicate da soli.

Con appena 1-2 cucchiai d’olio faccio rosolare in tegame circa 1 chilo di macinato misto di vitello, polpa di maiale e petto di tacchino o di pollo, o entrambi.
Lo rigiro col cucchiaio di legno e quando la carne cambia colore aggiungo 1 cipolla e 2 coste di sedano tritati, 1 cucchiaino di sale grosso, 1 foglia di alloro, gli aghi di un rametto di rosmarino tagliati sottili sottili con la forbice.
Dopo 10 minuti durante i quali ho mescolato spesso, unisco circa 700 gr di passata di pomodoro.
Quindi proseguo la cottura a tegame scoperto e a fuoco vivace, mescolando di tanto in tanto.
Dopo circa 45 minuti il ragù è pronto. Lo assaggio, lo regolo di sale e… sorprendentemente quasi non rimpiango quell’altro.

Non sarà tutto ‘sto piatto dietetico, d’accordo, ma è digeribile, non esageratamente calorico, comunque ricco di sapore ed è anche questo perfetto per condire le tagliatelle all’uovo che mangia Francesco, come nella foto, ma anche la pasta lunga di grano duro, la pasta corta, la pasta al forno, la pasta ripiena, la polenta…
Insomma che vita sarebbe senza il ragù?!


Archiviato in:Primi piatti Tagged: alloro, burro, cipolle, macinato di vitello, olio, passata di pomodoro, petto di pollo, Petto di tacchino, polpa di maiale, ragù, rosmarino, sedano, Tagliatelle all'uovo, vitello

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