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Tai Chi Chuan al Parco Nord Milano

Creato il 23 marzo 2010 da Dvanzin
Tai Chi Chuan al Parco Nord Milano

“Ma tu ci vai?”

“Dove? Al Parco Nord?”

“Non lo so; le previsioni del tempo dicono che nevicherà.”

E invece eccoci qua. Domenica mattina, inizio Marzo, ore 10.00. Il freddo morde come un lupo dita e orecchie. Il tempo di parcheggiare l’auto e, dopo un paio di minuti a piedi ci sei. L’organizzazione ha montato qualche gazebo nel prato più grande. Un palco, striscioni pubblicitari e qualche attrezzo sportivo qui e là. Su tutto una patina di umidità ghiacciata.Vista la situazione, e i discorsi dei giorni precedenti, temo non venga nessuno. Carico di bastone vari, sciabola e spada mi avvio verso il palco. Sono fermamente deciso a divertirmi e quanto meno a sfruttare l’occasione per allenarmi.



Invece, inaspettati, confluiscono verso il palco alcune persone. Qualcuno indossa il kung fu chuan, e riconosco visi conosciuti, mentre altri vestono normalmente. Poche parole di benvenuto e si inizia a “ballare”.

Proprio dal recinto dei pony strategicamente posizionato accanto al palco arriva il commento: “stanno cominciando la dimostrazione dei ballerini cinesi”. Una smorfia di sufficienza; non è la prima volta che ci descrivono in questo modo. Almeno riconoscono l’eleganza delle nostre tecniche.

Tai Chi Chuan al Parco Nord Milano

Qualche esercizio di riscaldamento, due parole al microfono dell’organizzazione per presentarci e cominciamo. La sequenza delle tecniche inizia a scorrere, le tecniche si susseguono fluide. Cresce la concentrazione e rallentano i movimenti che diventano sempre più essenziali.

Spettatori coraggiosi si uniscono e provano alcuni movimenti. Altri, pur rimanendo tra il pubblico, accennano dei passaggi. Le sciabole escono dai foderi e la concentrazione puntualmente aumenta.

Tai Chi Chuan al Parco Nord Milano
Sono lame non affilate ma lo spirito che le anima non può essere confuso con quello di semplici giocattoli.

Il tempo a nostra disposizione vola e arriviamo al saluto finale senza rendercene conto. Terminato l’inchino ci guardiamo negli occhi e spontaneamente nascono i sorrisi.

“Ma non avevano previsto neve?”

“Già, invece non mi sono nemmeno accorto del freddo!”


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