Arriva dall'America, dove il fitness sappiamo ha davvero infinite strade e sappiamo anche che gli Americani sono molto amanti della corsa. Ma in questo caso non si tratta della corsa classica bensì di un nuovo tipo, come descritto nel libro del pulrimaratoneta Danny Dreyer: si tratta del Chi running.
I principi sono quattro: concentrazione, percezione corporea, respirazione e rilassamento.
Fra le innovazioni che il Chi running porta cisono: cambio di passo, nuovo assetto posturale, controllo dell 'appoggio del piede e continua ricerca del massimo rilassamento del corpo durante la corsa. Fondamentali sono l'allineamento posturale e il rilassamento necessarie per svolgere una corsa efficace. Il corpo deve essere inclinato in avanti per consentire alle gambe un minore impatto e quindi un minore rischio di traumi. Questa postura in avanti parte dai piedi per cui tutto il movimento delle gambe deve avvenire dietro il tronco e le braccia offrono un valido contributo nell'azione di spinta. Non a caso è questo "l'assetto" di corsa dei più grandi maratoneti del Kenya e dell'Africa Orientale che sempre più si impongono durante le competizioni internazionali di più alto livello.