Sapete che, oltre ad ascoltare moltissima musica rock/metal, ogni tanto viro verso altri generi non sempre così distanti dal rock, fra l’altro. I Kings of leon sono una delle band indierockcomelavoletedefinire che apprezzo di più. La loro discografia non ha subito gravi danni in nessun momento della loro prolifica carriera e non si sono “svenduti”, a mio avviso nemmeno con il chiacchierato album Only by the night del 2008. Dopo questa pubblicazione sono letteralmente esplosi in vetta alle classifiche del Regno Unito prima e successivamente americane, anche grazie ad ottimi singoli come Sex on fire.
Talihina sky è un pezzo intimo e nostalgico contenuto (come ghost track, se non sbaglio) nel loro album d’esordio del 2003 Youth & young manhood. Quest’anno festeggiano i dieci anni di attività, ed è impressionante notare come in un solo decennio siano riusciti ad avere un così incessante successo, nonostante alcuni recenti alti e bassi nella vita personale di Caleb Followill (sposato con la bellissima modella di Victoria’s Secret Lily Aldridge).
Questa versione acustica è una delle migliori a mio avviso, ed è anticipata da una piccola baruffa tra Nathan (batteria) e Caleb (voce e chitarra) Followill, interrotta dall’arrivo di un pennuto all’interno dell’edificio in cui stanno preseumibilmente facendo un check prima di un concerto. I due non sono nuovi a qualche piccolo scontro tra fratelli, ma questo ha poco a che vedere con la musica, perciò godetevi Talihina sky in questa bella versione acustica.
Eccovi la tracklist di Youth & young manhood, nel caso vogliate ascoltare qualche pezzo:
- Red morning light
- Happy alone
- Wasted time
- Joe’s head
- Trani
- California waiting
- Spiral staircase
- Molly’s chambers
- Genius
- Dusty
- Holy roller novocaine
- Talihina Sky
- Wicker chair