Un disco d'esordio per quattro giovani ragazzi che arrivano già con il vento tra i capelli mentre volano psichedelici su delle nuvole altissime.
Un disco d'esordio per quattro giovani ragazzi che arrivano già con il vento tra i capelli mentre volano psichedelici su delle nuvole altissime. E i venti di Canturbury sono arrivati ad attraversali anche nella loro Los Angeles.
Dopo un primo singolo "Still Don't Seem To Care" che anticipava le movenze sognanti vicine agli Artic Monkeys e ai Mercury Rec, i Talk In Tongues prendono coraggio e completano il disco sulla lunga distanza.
La voce del cantante Garrett Zeile in Always Fade con la batteria saggia e profonda di Bryan DeLeon, raggiunge il momento più interessante, in un inseguimento di ritmi educati.
I toni ci colorano e si accentuano le sfumature melodiche con evocazioni leggermente bossanova in Call For No One Else in una ondata felice molto anni '60. Anche le voci degli altri componenti hanno tonalità di giovani psichedelici felici e ce li immaginiamo con un arcobaleno che gira intorno alle loro teste per le sensazioni che evocano.
Non mancano momenti di cambi di tono con tinte più malinconiche, come in Who Would've Guessed, ma poi arriva il basso elettrico, suonato da Waylor Rector, e una eccentricità di forma e sostanza che ravviva il sentiero della melodia con momenti quasi noise, col gorgoglio del sinth che continua nella traccia successiva Always All The Time. Il finale di Alone With A Friend li porta nuovamente alle loro certezze melodiche pop psichedeliche con Something Always Changes. Tutti e quattro compongono e scrivono i testi, suonano tutti gli strumenti e cantano, anche se c'è la voce di Garrett che guida le altre e che ha scritto le prime canzoni. ha dato una direzione all'idea musicale da seguire. Sono comunque un gruppo che si "attraversa" in maniera capillare in un interscambio continuo, questo potrebbe portare a grandi canzoni e ovviamente glielo auguriamo.
Per questo primo album dimostrano di avere imparato la lezione dai loro ascolti e di sapere scrivere canzoni in quello stile e ci aspettiamo sicuramente che nel prossimo disco ci stupiranno con ancora più originalità.
Tracklist:
1. Time's Still (For No One Yet)
2. While Everyone Was Waiting
3. Mas Doper (Love Me Probably)
4. Still Don't Seem To Care
5. After Tonight
6. Always Fade
7. Call For No One Else
8. She Lives In My House
9. Who Would've Guessed
10. Always All The Time
11. Something Always Changes
Line-up:
Garrett Zeile - voce e chitarra
McCoy Kirgo - chitarra e voce
Waylor Rector - basso
Bryan DeLeon - batteria
Un disco d'esordio per quattro giovani ragazzi che arrivano già con il vento tra i capelli mentre volano psichedelici su delle nuvole altissime.