Massimiliano Salini
“Le testate locali lavorano in totale autonomia”. Lo assicura Massimiliano Salini in una risposta a Torchio, ma francamente come si può credere una cosa simile? Nessun testo in materia lo afferma. I massmedia sono argomento di studi e l’autonomia è un problema, non un prerequisito scontato. Salini non risponde, preferisce fingere non sapere che esistono fonti, non solo organi d’informazione. Stranissimo. Il presidente della Provincia si dichiara pronto a “ragguagliare” il consiglio provinciale sul Polo industriale di Tencara (Pizzighettone), ma di questioni che riguardano l’editoria, anche on line, non riesce a parlare. E’ un tabù del presidente. Non si comprende la causa di una reticenza simile. Un silenzio determinato poi, secondo Salini, addirittura alla sintassi dell’interrogazione e ad alcuni passaggi che chiunque può leggere serenamente. Perché Massimiliano Salini non parla serenamente di questioni così importanti e così serie? Perché non vuol farci conoscere il suo parere, in una libera discussione, dove inevitabilmente non tutti saranno d’accordo? Ma in questo non c’è nulla di male.
L’Inviato è una testata on line che si avvale delle prestazioni professionali dell’ex ufficio comunicazione del presidente della Provincia Massimiliano Salini, il quale non è l’editore, ma per uno strano caso beneficia di attenzioni particolari da parte di tale testata, edita da Secondo Triboldi, che ardisce divenire quotidiano cartaceo. Quindi in futuro circolerebbero a Cremona e provincia due testate cartacee, entrambe pulsanti passioni reazionarie, l’una ben nota, di iniziativa degli agricoltori della Libera e di Arvedi, e l’altra del petroliere Triboldi, dall’impronta più cattolica, come nella tradizione della famiglia soresinese. Due giornali entrambi orientati su posizioni conservatrici, di centrodestra.
L’Inviato non critica mai Salini, anzi ne parla assai bene anche se nel Pdl pare che il presidente della Provincia sia ormai in minoranza, come tutta Comunione e Liberazione, che tramite la Compagnia delle Opere esprime un grande potere economico (imprese unite dalla religione cattolica: curioso legame), e mantiene l’impianto dell’Informatore, testata settimanale dell’amministrazione provinciale.
Due testate dunque che parlano direttamente o indirettamente il linguaggio di Salini. Che di persona però non dà risposte e infila un fallimento politico dopo l’altro, nella speranza che almeno la Paullese raddoppi, dopo anni di attesa e controversie infinite, ritardi, delibere assai criticate, task-force e dirigenti “esterni”.
Il consigliere d’opposizione Giuseppe Torchio ha inviato, appunto, un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al presidente della Provincia Massimiliano Salini, per chiedere chiarimenti su un’eventuale fuga di notizia dagli stretti collaboratori saliniani alla testata del petroliere. Si tratta della notizia secondo la quale la Tamoil non avrebbe firmato per l’insediamento nel polo di Tencara, uscita sull’Inviato.
L’interrogazione di Torchio sarà pure elaborata ma mi pare di poterla capire. D’altronde Salini a Torchio risponde sempre, credo, in consiglio provinciale: dunque i due dialogano, Salini capisce Torchio. Non però quando si parla deontologia professionale.
Questo è il testo dell’interrogazione, allegato qui.
Massimiliano Salini risponde con un pdf che si chiama pdf.pdf. Al lettore il gaudio della diretta fruizione mediante un comodo click.
p.z.
0.000000 0.000000
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake