Tamoil e i 60 lunghi anni di quieto vivere e di silenzio del Comune. Vitali (Udc): “Il Comune non si costituisce parte civile perché lo prevede l’accordo 2011 con l’azienda”

Creato il 07 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il consigliere comunale dell’Udc Roberto Vitali

Ieri in un consiglio comunale insolitamente aperto agli interventi di cittadini e rappresentanti delle associazioni ho ascoltato con grande attenzione tutti gli interventi. Relazioni alle quali vorrei aggiungere il mio piccolo contributo, una considerazione personale, parlando da consigliere comunale. Neoconsigliere, per la verità, avendo raccolto la difficile eredità di un valente e serio collega di partito che è venuto a mancare nei giorni scorsi. Il tema ed il dibattito, per la verità, si è allargato molto sul piano politico, la mia osservazione vuole soffermarsi sulla scelta

dell’amministrazione di non costituirsi parte civile nel processo che vedrà andare a giudizio alcuni dirigenti della raffineria. Sono 60 anni che la  raffineria (prima Amoco, prima ancora Raffineria Italia) s’è insediata sul nostro territorio comunale. Non si può imputare all’amministrazione Perri di non fare ciò che l’opposizione per anni (tanti, essendo sempre stata lei al governo della città) non ha fatto. Ossia fare una sorta di muro contro muro con l’azienda. Il perchè s’è taciuto per troppi anni me lo chiedo spesso. Per quieto vivere? Perché a tutti le cose stavano bene così? Va detto che allora non c’erano le leggi stringenti in materia ambientale che fortunatamente sono in vigore oggi. Mi chiedo spesso – senza riuscire a darmi una risposta che non sia fatta di supposizioni, suggestioni o congetture  – che rapporti ci sono stati in sessanta (diconsi sessanta) anni tra Tamoil e le amministrazioni che negli anni si sono succedute. Facile dare contro a Perri, che si trova una
patata bollente ereditata. Perchè non si dice chiaramente ciò che è lampante ormai a tutti: la Giunta non si è costituita parte civile perchè evidentemente gli accordi con Tamoil sottoscritti l’anno passato dopo la chiusura degli impianti prevedono che l’azienda si faccia carico di buona parte della bonifica a patto (quantomeno morale) che il Comune non intenti una causa.

Roberto Vitali
Capo gruppo UDC Consiglio comunale di Cremona

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