Lo stile, si sa, lo fanno gli accessori. Un dettaglio ricercato conferisce quel tocco in più alla solita accoppiata jeans-tshirt che a noi donne - noi mamme specialmente - piace tanto per comodità e versatilità. E se un giorno non avessimo voglia di issarci su tacchi vertiginosi, come farci notare? Semplice, basta puntare sulla borsa! Non una qualsiasi e neanche una sicuramente appariscente ma importabile come l'ultima Chanel; Scegliete una borsa di Olympia Le-Tan. Non avete idea di chi sia? Beh, nemmeno io fino a qualche giorno fa (non sono una maniaca di sfilate & co), ma sono certa che una volta scoperta la amerete come già la amo io...
Nel 2009la stilista anglofrancese, ispirandosi alla libreria di famiglia,(mio dio, pagherei oro per avere una volta nella vita questo tipo di illuminazione!!) ha lanciato la linea di borse "You can’t judge a book by its cover"(letteralmente, non puoi giudicare un libro dalla sua copertina).
Un libro come uno scrigno portagioie. E' così che ha visto la luce la prima serie di minaudières, una collezione di clutch bags ispirata alle copertine dei capolavori letterari del XXI Secolo, da Madame Bovary di Flaubert, a Moby Dick, fino alla Lolita di Nabokov.Natalie Portman con la Lolita clutch
Nel corso delle collezioni Olympia ha deciso di aggiungere anche altri soggetti, come i cartoni del latte e i libri di cucina, mantenendo inalterato il modello dell'esterno cucito a mano su borse rigide con interno impreziosito da stampe liberty.
Quest’anno invece, in occasione del Pitti, la stilista ha realizzato una capsule collection dedicata proprio all’Italia. e presentata nella splendida cornice del museo Bellini di Firenze. 36 borsette di dimensioni 14x20x3.5 cm.ispirate ad opere fondamentali della nostra letteratura, quali La Mandragola,Il fu Mattia Pascal, e Il deserto Rosso. Tra queste il modello “Divina Commedia“, in cui il ricamo del titolo dell’opera e del nome dell'autore - con tanto di celebre busto - è realizzato su canvas e la chiusura è formata da una clip dorata laterale.
Ispirato al film del 1962 diretto da Monicelli,Fellini, Visconti e Vittorio de Sica, che riprende sempre i racconti del Decamerone, il modello “Boccaccio ‘70“, mentre il modello “Mandragora” è ispirato all’omonimo romanzo di Machiavelli e presenta una copertura in canvas color magenta con ricamo nero.