“You’re not trying to tell me that you are from a parallel universe!” I considered again my hypothesis about his mental stability. Parallel universes? That sealed it: Grant was officially bonkers.
“Actually”, he said, standing up, “I’m trying to tell you that you are.”
“Tandem” è il primo volume di una serie fantascientifica di Anna Jarzab di cui io mi sono innamorata perdutamente, prima di iniziarlo per due motivi: la copertina, lo sapete che sono una cover slut, e questa è STUPENDISSIMA, due per l’argomento. Io e gli universi paralleli siamo una cosa sola, è un argomento che mi ha sempre affascinato, soprattutto quando è a sfondo sci-fi. L'ho iniziato grazie ad un buddy reading con la mia favolosa collega Lorena di Petrichor. Ma devo ammettere che questo libro non mi è piaciuto quanto speravo e quanto volevo. Interessante, ma non bellissimo, da occhi a cuore insomma.
La sedicenne Sasha Lawson ha sempre e solo conosciuto una vita semplice e ordinaria. Quando era giovane amava le storie del nonno sugli universi paralleli abitati da ragazze che apparivano come lei ma che conducevano vite completamente diverse. Sasha non ha mai creduto che questi mondi fossero reali – fino a questo momento, quando si ritrova in uno di questi mondi contro la sua volontà. Per impedire una guerra imminente, Sasha deve scivolare nella vita di una sua versione alternativa, una principessa che è svanita alla vigilia del suo matrimonio combinato. Se Sasha riesce ad ingannare tutti, potrà ritornare a casa, se fallisce, rimarrà intrappolata nella vita di un’altra ragazza per sempre. Mentre il tempo sta per scadere, Sasha si ritrova tra due mondi, due vite e due giovani uomini che lottano per il suo amore – uno che conosce il suo segreto, e uno che pensa che sia qualcuno che non è. È una saga di amore e tradimento ambientata in universi paralleli in cui niente – e nessuno – è ciò che sembra.
Sono convinta che questo non sia l’unico universo possibile e che la nostra vita sia determinata da una serie di scelte. Scelte che influenzano i passi che ci portano in una direzione piuttosto che un’altra. E che in definitiva la somma cumulativa delle nostre prese di posizione determini il futuro e quindi il nostro universo. Amo questo genere di immaginazione che porta a compimento scientificamente ipotesi di astrofisica con quei cenni di meccanica quantistica che non guastano. Le premesse in questo libro c’erano tutte, con un mix di fantascienza e romance, ma devo dire che mi aspettavo molto di più. Il grosso della narrazione si concentra sulle spalle della protagonista, Sasha, una sedicenne spaesata e a volte abbastanza addormentata che non si accorge di quello che le accade intorno. Sasha non è l’eroina che prende in mano la situazione, non si lancia in faccende più grandi di lei pretendendo di avere le risposte. Anzi inconsciamente l’unica cosa che vuole Sasha è tornare sulla Terra abbandonare questo mondo sconosciuto che la risucchia. Un momento prima stava vivendo il suo sogno di andare al prom con un ragazzo che le piace, il secondo dopo corre forsennata per le strade di una Chicago familiare ma sconosciuta che respira sull’onda di una crisi politica di dimensioni sconosciute. Sasha è una controfigura che si avvicenda in una situazione spinosa. Vive di espedienti e questi le consentono di sopravvivere anche quando tutto sembra perduto. Il fatto è che risulta essere una ragazzina piagnucolosa, che non sa cosa, vuole ed essendo la protagonista, a lungo andare, finisce per annoiare. Prima vuole una cosa, poi un'altra, si perde i passaggi fondamentali, è anche un po’ tarda, il che fa perdere tutti all'idea di base del libro, che è favolosa. Il suo pov si intreccia a quello di Thomas, una delle guardie del corpo che la proteggono, un ragazzo che ha sofferto molto, che cerca sempre di fare la cosa giusta, che è disposto a compiere sacrifici enormi per la sua patria, che crede che sia fondamentale vivere appieno. Thomas è anche fin troppo patriottico, troppo onesto, troppo fiducioso e questo lo porta a essere cieco di fronte alla verità che non tutti sono come lui, che non tutti sono leali e sinceri, che mentire è solo il primo passo verso il tradimento. La sua integrità gli costerà molto, anche in termini affettivi e solo il suo coraggio e la sua determinazione lo porteranno verso la salvezza.
In termini di intreccio la storia non è particolarmente ingarbugliata, anche se condita da alcuni colpi di scena posti in punti strategici. Quello che ho davvero apprezzato è il world building legato agli universi paralleli, con il classico schema a grappolo. Le teorie che vi sono dietro sono spiegate in maniera ottimale e restano coerenti per tutto lo sviluppo del libro. I mondi paralleli, legati dal Tandem, sono assolutamente affascinanti e le descrizioni favolose.
L’ambientazione, con la Chicago di Aurora simile, analoga ma non uguale è affascinante e ben caratterizzata. Con Sasha scopriamo ogni punto del castello, ogni anfratto della Cittadella, con l’impressione di trovarci accanto a lei. I pericoli sono all’ordine del giorno e l’atmosfera che si respira è quella del chi vive, con l’ansia di venir scoperta. Sasha non è chi dice di essere, la principessa Julianna, una egoista e viziata ragazzina che si crede padrona dell’universo e che non riesce ad accettare che è nata per rivestire un ruolo importante. La principessa che non accetta di essere vincolata in un ruolo che le sta stretto, che le impedisce di essere libera e scoprire chi è cosa vuole. E in un qualche modo, il mistero che si nasconde nella persona di Sasha risulta ancora più interessante. Tante domande per un finale che apre le porte al di più.
Il particolare da non dimenticare? Un origami a forma di stella…
Due mondi paralleli, una protagonista odiosa e piagnucolosa, lontana dall’eroina sprovveduta tipicamente young adult, con un compito assurdo e la speranza di tornare a casa senza danni. Una storia da cui mi aspettavo di più, ma che mi ha intrigato e incuriosito. Un ritmo veloce per uno degli argomenti che più amo, con una cover da urlo.
Buona lettura guys!
La Serie “Many-Worlds Trilogy”
- Tandem
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