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Tango Libre

Creato il 29 gennaio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Tango Libre

Anno: 2012

Distribuzione: Bolero Film

Durata: 98′

Genere: Drammatico 

Nazionalità: Francia, Belgio, Lussemburgo

Regia: Frederic Fonteyne

Data di uscita: 13 Febbraio 2014

Con il solito italico ritardo, arriva in sala Tango Libre, nuovo film di Frederic Fonteyne, molto apprezzato anche da noi per Un relazione privata, e che si è dimostrato negli anni abile tessitore di drammi psicologici e ritratti in punta di penna. Il nuovo film a 8 anni dal discreto La donna di Gilles, passato e premiato a Venezia nel 2012, cambia sguardo e rotta.

Due amici in carcere per una rapina, la donna di una di loro che però è molto affezionata anche all’amico, un secondino che li vede durante le visite e il tango a legare tutto. Una commedia anomala scritta da Anne Paulicevich e Philippe Blasband che vira in chiave carceraria e lieve una tipico melodramma che potrebbe essere una storia da tangheri, come fosse una versione meno radicale di Tangos di Solanas.

Tango libre racconta il riscatto di una vita attraverso l’amore per la forma estetica e per il gesto, usando la bellezza come principio ordinatore di vite disordinate, che però non diventa mai asservimento ma anzi, ribalta le forme di potere, qualunque potere esso sia, dipinte come nemiche dell’arte.

Fonteyne rimescola gli stereotipi sessuali, ritraendo carcerati che danzano e carcerieri che si affrontano a braccio di ferro, si lascia andare a sequenze travolgenti come quella del tango tra le sbarre; poi però, anziché accelerare, si trattiene, si ricompone quando dovrebbe far erompere la passione. Ma pur con un finale da commedia classica e bonaria che stride con la libertà narrativa precedentemente espressa, Tango Libre funziona, diverte e appassiona, lasciando intravedere un senso al premio della giuria Orizzonti vinto a Venezia. Merito anche di un quartetto di interpreti pregiatissimi pur in sottrazione: François Damiens, la stessa Paulicevich, Sergi López e Jan Hammenecker mettono in scena un gioco di sguardi, seduzioni, sottintesi che seppur con qualche sbavatura, lascia il segno.

Emanuele Rauco


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