Tanti sacrifici fatti per niente, dunque? Amministrazioni pubbliche sempre più indebitate

L’Istat non ha l’aria di scherzare: nel primo trimestre del 2012 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stato pari all’8% del Pil, in crescita rispetto al 7% del corrispondente trimestre dell’anno precedente. E’ il dato peggiore dal 2009, sempre primo trimestre, quando era stato pari al 9,5%. Nel primo trimestre del 2012 il saldo primario, ovvero l’indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato negativo e pari a 11.471 milioni di euro. L’incidenza sul Pil è stata del -3,0%. Il deficit all’8% nel primo trimestre del 2012 e complessivamente i risultati sui conti pubblici “hanno risentito, da un lato, dell’aumento della spesa per interessi dovuto alla salita nel corso del 2011 dei rendimenti sui titoli di Stato e, dall’altro, del calo delle entrate causato dall’andamento negativo dell’economia”.

Finanza ed economia stringono in una morsa lo Stato che non trova vie d’uscite.

Mario Monti, che presidente del consiglio!

Quando si parla di economia reale, poi, raramente esce un dato positivo.  Mesi e mesi di prediche, di toni terroristici, di violenze psicologiche (insulti dei politici agli “sfigati”, ai giovani, ai precari, a tutti quanti), di pressioni inaudite col ritornello “dovete fare sacrifici”, a che cosa sono serviti? A fare il favore di togliere il reintegro per giusta causa, consentendo i licenziamenti per motivi economici. Ma non basta. Dopo tanti tagli si scopre che l’indebitamento è aumentato. Che le imprese creditrici della pubblica amministrazione faranno ancora più fatica a farsi pagare.

Ora che cosa aspettano i mercati che giudicano tutto secondo l’interesse loro? Il taglio dei tassi della Bce, ovvero un mercato sempre più drogato, all’americana. Un’immissione di liquidità e di debito pubblico in più, come fa di tanto in tanto la banca centrale americana, per ridare fiato a chi? Alle banche.

Ma le banche non devono essere troppo generose. Dunque il pericolo che sia la criminalità organizzata a far da banca alle imprese che non vogliono chiudere né licenziare aumenta, come segnala la magistratura.

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