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Tanto i figli sono degli ingrati

Da Maxdejavu

TANTO I FIGLI SONO DEGLI INGRATIScrivo queste righe perché non ho il tempo di farlo su carta e per lasciare una testimonianza di quello che è stato il periodo più bello ma devastante, alienante, talvolta deprimente della vita di una donna. Le scrivo perché un giorno voi possiate leggerle, quel giorno in cui mi avrete mandato a quel paese per qualche oscuro motivo, accusandomi di essere la mamma peggiore del mondo.

E’ che dal momento in cui decidiamo di farvi arrivare… la vita di noi donne cambia radicalmente in funzione vostra e del vostro arrivo.
Tutto voluto, per carità, ma di seguito elencherò ciò che una madre fa per un figlio:

- si inizia con l’acido folico (che per carità non ha effetti collaterali, bisogna solo ricordarsi di prenderlo)

- per chi fuma… meglio smettere

- fine delle felici sbronze… tutt’al più mezzo bicchiere di vino una tantum proprio se si vuole trasgredire!

- addio all’impepata di cozze, al sugo agli scampi, al prosciutto crudo e quant’altro (per chi non ha passato la toxo)

- addio ai dolci se a un certo punto il ginecologo ti dice che il bambino è troppo grande, incurante del fatto che i dolci sono il sostentamento e la consolazione di una donna che si sente ogni giorno più simile a un’otaria spiaggiata

- inizio delle nottate al gabinetto per pipì incombente e delle giornate al gabinetto per vomitare l’anima

- se si hanno altri marmocchi (magari ancora in età da pannolino come nel nostro caso) si gestisce il tutto allegramente cercando di  non farsi venire un esaurimento nervoso i primi tre mesi (per quello c’è il post partum!)

- se si è fortunati (e noi lo siamo sempre) gli ultimi mesi si passano in casa impossibilitati a camminare per più di un minuto causa  lombosciatalgia lancinante che ci costringe a zoppicare stile Igor “quale gobba?” di Frankenstein Jr.

Non mi dilungherò sul momento fatidico (le doglie e il parto) tanto… CHE VE LO DICO AFFARE!?  Il più arriva decisamente dopo!!! Quando si torna a casa e ad attenderci c’è lei… LA SORELLA MAGGIORE.

Ora, figlia mia, ribadisco che quando sarai scappata di casa perché incompresa da tua madre e probabilmente sarai finita su qualche isola lontana, sarebbe carino se leggessi ciò che i tuoi genitori hanno fatto per te o almeno cercato di fare, quando ti è piombato tra capo e collo un fratellino.

Posto che pensavamo avresti sofferto sì di gelosia… tutt’al più credevamo avresti attentato alla vita del nascituro.

Invece con sorpresa abbiamo constatato che i tuoi attentati erano rivolti alle nostre… di vite.

I tuoi continui attacchi al nostro sonno (?) notturno, i tuoi capricci diurni senza spiegazione apparente, i tuoi pianti interminabili hanno indubbiamente messo a dura prova la nostra pazienza (specialmente quella di tuo padre che poverino è fuori 12 ore e le altre 12 cerca di passarle con noi anziché andare a fare bisboccia o fuggire con la segretaria sciantosa).

Tua mamma, per forza di cose DEVE  essere paziente. Perché c’è un nano in una culla che ha bisogno di lei ogni due ore circa, perché dopo la  gravidanza è avvezza al mal di schiena e alla mancanza di sonno notturno e diurno, perché vi vuole un bene dell’anima e sa che ogni vostro disagio è momentaneo (o almeno prova ad auto convincersene), perchè non ha il tempo di andare in bagno nè tantomeno farsi una doccia, perchè da un po’ di tempo a questa parte non riesce a mangiare seduta o se lo fa è sempre con qualcuno attaccato da una parte e qualcun’altra che le tira l’altro braccio (praticamente mangia con la cannuccia)… perché ha deciso, insieme al compagno, di avere due figli a distanza di due anni e per volontà altrui non lavora per il momento ma confida in un futuro roseo in cui perderà i kili in eccesso, avrà la babysitter più fica del quartiere che scenderà dal camino e che per mestiere risolverà i problemi (come Mr Wolf), avrà un lavoro part time e vicino casa, avrà nuovamente i capelli lunghi dopo la follia di questo weekend, non profumerà più di ricotta rancida, potrà montare sulla moto col consorte indossando quella fichissima giacca ormai appesa al chiodo, Monte Pannolino sarà stato finalmente abbattuto… ma… sono andata fuori tema!!!!

In ogni caso… sappi che ti vogliamo bene e non è cambiato nulla anche se c’è un altro esserino da amare. Il nostro amore per te può solo aumentare perchè sei una fonte interminabile di meraviglia per noi.

TANTO I FIGLI SONO DEGLI INGRATI

E per quanto riguarda te, piccola idrovora sempre attaccata al mio seno che appena ti metto giù inizi con i suoni gutturali, i rigurgiti, i singhiozzi e chi più ne ha più ne metta, giusto per farmi venire i sensi di colpa e sollevarti nuovamente (chissà, magari deve fare il ruttino) ma poi con gli occhi da furbetto rilassato mi guardi soddisfatto e felice di aver ottenuto il tuo scopo… Te, piccolo nano che non vedi l’ora arrivi quello che ti tiene sempre in braccio, da impestare di latte rigurgitato dalle spalle alle mutande… te, che hai deciso che la sveglia per tutta casa Dejavu è alle 3.30 del mattino e nonostante il latte, le coccole, il cambio pannolino, il ruttino… devi rimanere con i tuoi occhioni blu a guardare lo scacciasogni alla parete fino alle 6.30 con annessi i soliti suoni prodotti dalla tua bocca e dal tuo… ehm sederino. A un mese di vita già detti legge in questa famiglia ma hai capito che c’è qualcuno da rispettare… tua sorella, che letteralmente ti ipnotizza non appena ti si avvicina.

Volevo dirti che anche se sono sfatta come poche volte mi è capitato nella vita… ti adoro da impazzire e rifarei tutto questo cento volte, perchè sei il mio bambino. E anche un po’ il mio fidanzato.

Il titolo del post? La risposta del medico curante di una mia amica, che si ostina ad allattare anche oltre il secondo anno di vita di  suo figlio: “Signora ma è pazza???? Bisogna allattare al massimo guardi, fino al sesto mese…. Tanto i figli sono degli ingrati!”

Mammapappa


Filed under: Comic, Commedia, Società, Varie Tagged: acido folico, allattamento al seno, depressione post partum, frankenstein junior, gelosia, Gravidanza, igor, insonnia, lavoro part time, mr wolf, nausee, pulp fiction, sorelle maggiori, toxoplasmosi

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