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Tap. Nuove commesse per posa tubazione: 360km all’italiana Bonatti

Creato il 05 marzo 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

tap_logodi Giacomo Dolzani

Dopo il parere positivo della Commissione Europea riguardo ai contratti siglati con il governo di Atene, una serie di nuove commesse è stata assegnata ieri da Tap AG, la compagnia che realizzerà il Trans Adriatic Pipeline (Tap), il gasdotto lungo 870km che consentirà al gas azero di fluire verso l’Europa.
Ad aggiudicarsi il primo di questi contratti è stata la joint venture formata dall’italiana Bonatti (la stessa società per la quale lavoravano i quattro tecnici rapiti in Libia) e dalla compagnia greca J&P Avax, un lavoro che prevede la fornitura e la posa in opera di un tratto di tubazione da 48 pollici e lungo 360km, corrispondente a due dei cinque lotti in cui è diviso il tratto greco-albanese del gasdotto e situato tra la città di Kavala, nella Grecia orientale, e quella di Ieropigi, collocata sul confine con l’Albania.
Gli altri tre lotti verranno invece realizzati dalla compagnia francese Spiecapag, che si occuperà della posa in opera di 185km di tubazioni tra Kavala e Kipoi, dove ci sarà il collegamento con il Trans Anatolian gas Pipeline (Tanap) e di altri 215km, tra Billisht e Topoje, in territorio albanese.
Ian Bradshaw, amministratore delegato di Tap, ha espresso la propria soddisfazione, dichiarando in un comunicato: “I contratti per la costruzione della sezione onshore del gasdotto sono quelli più consistenti che Tap ha assegnato. Desidero congratularmi con Bonatti, J&P Avax e Spiecapag per aver presentato delle offerte che, oltre ad essere tecnicamente robuste e competitive, sono in linea con i più alti standard e le buone pratiche del settore”.
Il Tap sarà un gasdotto lungo 870km che si raccorderà con il Tanap nella città greca di Kipoi, attraverserà il nord della penisola ellenica, l’Albania ed il fondale del mare Adriatico (104km), terminando a Melendugno, in Puglia e, con una portata di 10 miliardi di metri cubi di metano all’anno, espandibili fino a 20 in una fase successiva, sarà un’opera strategica che consentirà all’Europa di diversificare ulteriormente le proprie fonti di approvvigionamento di gas.

da Notizie Geopolitiche



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