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Tar della Sardegna: travestirsi non è reato

Creato il 11 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Tar della Sardegna: travestirsi non è reatoUn grande vittoria per la civiltà. Oggi il Tar della Sardegna ha annullato, ritenendolo illegittimo, il foglio di via col quale nel luglio di due anni fa la questura di Sassari aveva allontanato dalla citta’ Michele Cicogna, in arte Nikita, Dj drag queen. E’ stato Massimo Mele, presidente del Movimento omossessuale sardo (Mos), Massimo Mele a farne l’annuncio.Nella sentenza definitiva i giudici amministrativi definiscono ”frettolosa e superficiale” la procedura seguita dalla Questura di Sassari nei confronti della drag queen che era semplicemente vestita in abiti di scena e non stava esercitando la prostituzione. In merito alla vicenda riportiamo alcuni interessanti stralci della storia di Nikita così come narrati sul sito “gay.it “ «Il sig. Cicogna non è stato colto nell’atto di prostituirsi, né, va con forza sottolineato, la passione personale, l’attività artistica e, comunque, la libertà di autodeterminarsi indossando gli abiti della drag queen possono in alcun modo essere legati o confusi con l’attività di meretricio». Per il Tar della Sardegna, travestirsi  è il  non significa prostituirsi. Sempre sul sito gay.it leggiamo «dall’esame dei fatti appare solo che il sig. Cicogna, lungi dall’esercitare l’attività di prostituzione, era semplicemente vestito da drag queen; drag queen altro non è se non un termine inglese per definire attori o cantanti anche denominati drag singer, che si esibiscono in canti e balli, indossando abiti femminili. Tale attività è artistica e, ovviamente, perfettamente lecita» Sempre dal sito già citato apprendiamo che Michele sarà sul carro del Sassari Pride. Per Mele, presidente del Mos invece: «La sentenza del TAR  dà ragione su tutta la linea e condanna la Questura, ovvero il Ministero, al pagamento delle spese. Ma se il MOS non si fosse accollato l’onere delle spese legali, con un ricorso al TAR e uno al Consiglio di Stato, che notoriamente hanno costi altissimi, e se la difesa non fosse stata sostenuta dall’avvocato Pietro Diaz, uno tra i più bravi avvocati della nostra città, Michele Cicogna avrebbe visto cancellati illegalmente, e per sempre, i suoi diritti civili e le sue libertà solo in nome di una cultura discriminatrice e omofobica ben rappresentata dall’ex Questore di Sassari».

 

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