Cagliari, l’anno scolastico non si è ancora concluso, sono infatti di questi giorni gli orali degli esami di stato, ed ancora una volta il Ministero dell’Università e l’Ufficio scolastico regionale, viene chiamato in causa, non già per le croniche vicende delle mancate assunzioni dei precari, ma per danni alla personalità nei confronti degli alunni a cui non è stato assegnato, nel corso di questo anno scolastico, l’insegnante di sostegno.
Quest’anno l’ufficio scolastico regionale con la politica dei tagli aveva costretto i dirigenti a rivedere i rapporti studente-insegnante anche nei casi di più gravi patologie che necessitavano del rapporto di uno a uno.
Se sono già in numero di venti le sentenze depositate dal Tar Sardegna, come riporta Superabile, che prevedono il risarcimento alle famiglie degli alunni disabili a cui, per i tagli scolastici, sono state diminuite le ore delle attività di recupero e sostegno, privando il minore dell’apporto necessario per la fruizione del tempo scuola, il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha accolto le istanze. La prima si apprende online è stata istruita qualche giorni fa e riguarda un bambino cagliaritano diversamente abile, a cui erano state diminuite le ore del sostegno.
La prima sezione del Tar Sardegna ha accolto l’istanza di ricorso di un’altra ventina di genitori sia per la riudzione delle ore come pure di un risarcimento. I giudici accolgono dunque le istanze ribadendo i diritti inalienabili gli studenti e stabiliscono una cifra dirisarcimento danni di 3.500 euro a famiglia comprendente anche le spese processuali.
{lang: 'en-GB'}