Partecipazione G.
Periodo di panettoni e visto che i nostri (1 2) piacciono molto a parenti ed amici siamo già in produzione da un po
Si beh non come quando prepariamo i regali che ne fai una infornata al giorno
No, per quello mancano ancora 10 giorni. Ma facendoli un po’ più saltuariamante sono d’obbligo i 3 rinfreschi il giorno prima di partire…
E quindi ci avanza un sacco di pasa madre
Esatto…e quindi bisogna inventarsi qualche ricetta per non buttarla proprio tutta
E ne facciamo una nuova?
Si oltre alle solite pizze e focacce, ci possiamo fare tante altre cose…tipo i taralli
Quegli specie di grissini croccantissimi fatti ad anellino?
SI proprio loro…e gli anellini li fai tu!
Evviva
Se non avete il lievito madre e avete voglia di taralli… niente paura va bene il lievito di birra
Gli strumenti:
- Una pentola per bollire l’acqua (quella che usate per la pasta andrà bene)
- Una teglia da forno
- Planetaria o zuppiera in cui impastare a mano
- Schiumarola o qualcosa di simile che vi permetta di scolare i taralli
Gli ingredienti:
- 500 gr di farina 0
- 200 g di Pasta madre (anche non rinfrescata, ovvero esubero) oppure 15 g di lievito di birra fresco 5 di quello secco
- 120 g di olio extra vergine
- 150 g di vino bianco
- 25 gr di sale
- semi di finocchio (facoltativi)
Ammorbidite il lievito madre o quello di birra nel vino. Aggiungete la farina, e l’olio ed incominciate ad impastare. Infine aggiungete il sale. Risulterà un impasto molto duro, che ricorda più quello della pasta fresca come consistenza che quello del pane.
Ma c’è il vino…uffa io non li posso mangiare
Si che puoi, l’alcool evapora completamente durante la cottura.
Lasciate lievitare per circa 2 ore, finchè l’impasto non sarà circa raddoppiato. A questo punto staccatene delle piccole palline e formate dei serpentelli che chiuderete nella tipica forma ad anello (oppure fate dei piccoli nodi).
Mentre G, faceva questa operazione io ho portato a bollore l’acqua nella pentola (non salata) e ci ho tuffato i taralli man mano che venivano pronti (8/10 alla volta), lasciadoveli fino a che non venivano a galla. A quel punto li scolavo con una schiumarola e li mettevo ad asciugare su un canovaccio pulito.
Poi li abbiamo trasferiti su una placca da forno e cotto in forno a 200 gradi finchè non sono dorati (30/40 minuti).
Corccantissimi e buonissimi. Da bere? Beh sono più questi che accompagnano il bere (l’aperitivo) che il contrario…stavolta fate voi liberamente