Taranta fitness, il rilancio della tradizione

L’estate, si sa, è la stagione in cui la maggior parte delle persone cerca di mettersi in forma, provando a perdere quei chili di troppo accumulati durante i mesi invernali, al fine di presentarsi “al meglio” alla fatidica prova costume. Per questo motivo, a ridosso della stagione calda, si cercano tutti i possibili escamotage per perdere peso e tonificare il proprio corpo: dieta, palestra, jogging e così via. Quest’anno, però, sembra esserci la possibilità di svolgere un’attività diversa, reinventata in chiave moderna da due istruttrici di fitness di Catanzaro, le sorelle Manuela e Beatrice Marano che hanno deciso di lanciare la taranta fitness.

Una sorta di esperimento che, al momento, sembra abbia ricevuto notevole successo, in particolar modo perché coniuga la riscoperta del ballo tradizionale del Sud – la tarantella – con l’obiettivo di fare attività fisica al fine di rimettersi in forma. Un connubio perfetto, tra sonorità della tradizione, riscoperta delle movenze e del linguaggio simbolico del corpo scandite dalla musica popolare per eccellenza, e l’esigenza di bruciare calorie alle porte della stagione estiva.

Le due sorelle Marano tengono le lezioni di taranta fitness presso il centro ufficiale Asd Scolaciumgym con istruttori qualificati e musica etno-popolare calabrese, ed i corsi si tengono in due giorni settimanali. La ginnastica che la taranta fitness propone è di tipo aerobico e, anche grazie alle sonorità ritmate e allegre della tradizione calabrese, permette di liberarsi delle energie negative e delle scorie, sia fisiche che mentali: una sorta di antistress, come la stessa istruttrice Beatrice Marano sottolinea.

La taranta fitness è, infatti, ottima per sciogliere le tensioni e, aumentando il condizionamento fisico, contribuisce a ridurre il grasso corporeo. Inoltre, aiuta a sviluppare la coordinazione motoria ed a migliorare i rapporti interpersonali così come ogni forma di danza. Il suo valore aggiunto, poi, rispetto ad altre forme di fitness è dato proprio dalla riscoperta delle movenze della tradizione, componenti che in qualche modo appartengono alla cultura meridionale e che, per questo, è bene rilanciare anche in chiave attuale affinchè non vadano cancellate dallo scorrere del tempo e affinchè anche le nuove generazioni possano farle proprie, non soltanto in prossimità della “prova costume”.