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Tarantini ha paura che le conversazioni tra lui e berlusconi o con le escort diventino pubbliche. alcune sono scabrose e volgari

Creato il 08 settembre 2011 da Madyur

Valter Lavitola , il faccendiere sfuggito alla cattura e implicato nel ricatto a Berlusconi per le escort, annuncia un lungo memoriale e tira in ballo il Premier “Il presidente Berlusconi mi ha chiesto di aiutare Tarantini e mi chiese di assistere sul piano personale , perché aveva intuito lo stato di afflizione in cui versava”

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E ancora “Berlusconi mi disse di aver fatto bene a mettere a disposizione di Tarantini tutta la somma ( i famosi 500 mila euro ndb) perché anche il premier credeva che il denaro avrebbe potuto essere consumato e non investito. E’ bene che si sappia che il Presidente mi onora della sua amicizia e mi riceve da vari anni, prima che conoscesse Tarantini”.

Intanto Ghedini si dice estraneo a pagamenti , movimentazione di denaro o incontri nella vicenda dei ricatti al premier. Poi però aggiunge “…essendo il Presidente Berlusconi persona offesa del reato di estorsione , se avesse comunicato al suo avvocato di fiducia anche prima del pagamento ciò che stava accadendo , non vi sarebbe nulla di anomalo poiché in occasioni simili può accadere di consultarsi con un professionista. Così non è stato e non sapevo nulla dell’asserito pagamento di 500 mila euro”.

Sono una trentina , intanto, le conversazioni con Silvio Berlusconi, intercettate dalla Procura, che preoccupano Tarantini. E non solo. Alcune signore della Bari-bene e un paio di maitresse del capoluogo pugliese. Al centro di queste telefonate sempre sesso e soldi , soldi dati da Tarantini alle escort che portava a Palazzo Grazioli.

Tutte qiueste conversazioni intercettate preoccupano molto Tarantini perché presto saranno rese note, con il deposito delle conclusione delle indagini da parte della Procura. “E quando saranno rese note succederà il terremoto” avverte Lavitola. Le più scabrose e compromettenti sono le telefonate tra lo stesso Tarantini e il premier. I due spesso commentavano le prestazioni sessuali con le amiche appena a letto del Premier.

Berlusconi chiedeva le specialità e le qualità delle donne che portava a Palazzo Grazioli. In altre le escort parlavano tra loro commentando i regali e di soldi ricevuti. Tarantini sembrava molto preoccupato, al telefono con Lavitola, sul fatto che le intercettazioni venivano rese pubbliche. “Quello che potrebbe essere pericoloso e potrebbe uscire che tu gli dici a lui (il premier ndb) “senti mi devi dare 10 mila euro perché dobbiamo pagare quelle puttane” dice Lavitola a Tarantini. Quindi la paura che Berlusconi sapeva di andare a putta…


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