Quentin Tarantino e Oliver Stone. Due registi giustamente inseribili nella lista d’oro dei migliori, le menti che hanno generato alcuni dei più grandi film realizzati: Pulf Fiction, Bastardi senza gloria, Wall Street, Platoon, Nato il 4 luglio, JFK. Un caso aperto e molti altri.
Di recente hanno rilasciato interviste in cui hanno giudicato negativamente i film basati sui fumetti.
Il pensiero di Stone sostanzialmente è una critica alle scene di violenza presenti in questi film, giudicate troppo lontane dalla realtà
“E’ solo in film come questi che si trovano questi tipi di violenza “fantastica”. E questo infetta la cultura americana; voi giovani credete tutti a queste cose! Batman e Superman vi hanno fatto perdere la testa e nemmeno lo sapete! Almeno per quanto riguarda la violenza. Non sto dicendo di non mostrare la violenza, sto solo dicendo di farlo con autenticità
Onestamente va detto che ha ragione. Pensando ad alcuni dei cinecomic di maggior successo, come la trilogia dedicata ad Iron Man, le scene di violenza presenti non rispecchiano quanto accade nella realtà. Capita di rado vedere combattimenti aerei o robot che si colpiscono con proiettili di energia.
La mia opinione è, tuttavia, che questa dichiarazione di Stone sia importante quasi come quelle di Flavia Vento (dico quasi perché, guardiamo in faccia la verità, la Vento non la supera nessuno… ). Il fascino di queste storie sta anche, forse soprattutto, nella componente fantastica e nel dipingere una realtà diversa, lontana anni luci da quella di tutti i giorni.
Tarantino invece ha espresso un pensiero più interessante, meno ovvio sicuramente e forse ingiusto. Il padre di Kill Bill 1 e 2 ha infatti dichiarato che ha letteralmente amato The Lone Ranger e che considera Batman un personaggio poco interessante. Ancora più strano può sembrare quanto affermato durante un intervista al giornale francese Les Inrockuptibles
“Batman non è un personaggio molto interessante. Per qualunque attore. Semplicemente non c’è molto da recitare. Penso che Michael Keaton sia stato il migliore comunque, e auguro buona fortuna a Ben Affleck”.
Ho il massimo rispetto per i film di Tim Burton e per l’interpretazione di Keaton, decisamente migliore nel primo film (qui è molto più cupo e incontra delle difficoltà a equilibrare le sue due vite). Ma Nolan ha effettivamente creato un personaggio (con la collaborazione di Christian Bale) destinato a rimanere nella storia del cinema. La scelta di raccontare una visione più umana della storia è stata vincente, soprattutto nel terzo (rendendo Bane e Selina Kyle del tutto umani, cancellando i poteri da felino della donna e la presenza della sostanza dopante in lui). E Batman stesso viene dipinto più simile a una persona che sbaglia e si lascia dominare dai propri lati oscuri (tema dominante de Il cavaliere oscuro).