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Taranto e ilva:siamo al punto di non ritorno gia’.

Creato il 14 agosto 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
Se dovesse accadere cio’ che tutti non vogliono,cioe’ la presa di posizione del governo Monti per zittire con un decreto l’operato della magistratura tarantina,ebbene sarebbe un fatto gravissimo per l’intera Italia.
Sarebbe una forzatura alla liberta’ di un giudice di decidere una sentenza contro una grande industria e il suo inquinamento.
Si sta sbagliando,da parte di tutti,l’approccio a questa situazione drammatica per la comunita’ jonica.
Si dimentica l’operaio,l’ambiente e le regole e i diritti di tutti.
Se dovessero sovvertire cio’ che e’ stato deciso,avremmo una certezza,l’ennesima per questo paese,cioe’ quella di una presa di potere decisionale da parte delle istituzioni atte a sovvertire meccanismi democratici che possono piacere o no a tutti.
Il gip Todisco puo’  aver sbagliato solo in una cosa:non essersi documentata bene sui procedimenti tecnici che la sua sentenza TARANTO E ILVA:SIAMO AL PUNTO DI NON RITORNO GIA’.potrebbe provocare all’impianto dell’Ilva di Taranto,andandone ad aggravare una situazione produttiva che in termini tecnici e’ impossibile da bloccare immediatamente.
Quindi,se di errore si deve parlare,si potrebbe parlare di passo piu’ lungo della gamba,che potrebbe essere aggiustato seguendo indicazioni tecniche giuste date da terzi con esperienza nel settore, per fermare gli impianti stessi.
Insomma a Taranto verranno a tirar le orecchie al giudice e forse con in mano un decreto legge Ilva.
Ma lo scontro e’ gia aperto e sui social network si parla gia’ di colpo di stato alla magistratura e ai diritti internazionali.
Sarebbe piu’ semplice forse sedersi ad un tavolo,tutti,e capire come ammodernizzare gli impianti e gestire il  loro meccanismo,ma qui a Taranto si parla di guerra fra due fronti:gli ambientalisti e gli operai.
Insomma una guerra tra poveri.
 
Foto tratta dal sito:http://immagini.n3po.com/
 
 


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