Accade che molti vogliano scappare via,andare dove si vive meglio la normalita’.
Accade che ti rendi conto di rischiare,anche molto,la tua vita e quella delle persone che ami.
Accade che l’industria fa cilecca nell’evitare danni e allora…ci pensi.
Succede a Taranto,dove tra fumi di diossina e veleni della raffineria,molti hanno questi pensieri in testa.
Ma accade anche che ti viene alla mente la settimana santa tra i vicoli della citta’ vecchia,l’odore del mare e le barche dei pescatori.
Il cielo colorato al tramonto e le vie della citta’ la sera.
Accade che molti oggi invochino il nome del giudice Todisco,Patrizia a gran voce,come la dea salva popoli dalle tragicita’ umane.
Sappiamo bene che vivere in una citta’ ha i suoi lati negativi oltre a quelli positivi.Di questo ognuno ne potrebbe parlare fino a domani sui blog.
Ma arrivi anche a un certo punto a capire che potrebbe sfuggire di mano una situazione,legata a rischio incidente industriale,che e’ troppo grande da gestire.
Ti chiedi,e all’alba gia’ da stamani sui social si discuteva di questo,il perché del cattivo odore che paralizzava la citta’ da ieri sera e che ha portato in ospedale sette persone per problemi respiratori.Allora ti chiedi perché rischiare qui,nella tua Taranto.
Chi puo’ fugga,chi non puo’ resista e combatta.Scenda in strada a difendere il difendibile che poi e’ la propria salute.
Chi rimane lotti piu’ forte che puo’,altrimenti la nostra citta’ sara la Chernobyl italiana,quell’area impraticabile all’essere umano…e non scherzo amici.