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Taranto libera,il grido dei guerrieri tarantini e del loro orgoglio.

Creato il 16 dicembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

15 Dicembre 2012.

Data che rimarra’ scolpita nella memoria dei tarantini.Una data che sancisce una cosa:reset dalla politica(politico),dalla chiesa,dallo Stato,da alcuni giornalisti e da alcune televisioni.

Taranto ieri sera,in ventimila o piu’,ha decretato la ” guerra” e la sua “intifada” a cio’ che ha messo su un giro di azioni atte a denigrare,sputare addosso alla dignita’ di noi cittadini tarantini.

Raggirati da politici concubini,da preti asserviti al re denaro(altro che carita’ ai poveri),da giornalisti che scrivevano per dar ragione al padrone Riva,ora ha deciso di dire STOP.

Dopo che il decreto salva Ilva ha aggirato incostituzionalmente la legge italiana e ha messo al bando le decisioni della brava Gip Patrizia Todisco,ci ritroviamo soli a difenderci con i nostri cori,il nostro sudore e i nostri bambini.

Come gli scozzesi contro gli inglesi nel film Braveheart di Mel Gibson,siamo di fronte a poteri forti,da oscure trame affaristiche che mettono da parte i piu’ elementari doveri in campo di tutela della salute pubblica(parliamo di stime certe e sicure redatte da istituti specializzati e certificati a livello mondiale…)e come loro,i guerrieri scozzesi,andiamo a combattere,in massa,pacificamente pero’,per il nostro orgoglio,le nostre tradizioni e il futuro della nostra terra.

Le istituzioni che ci hanno sputato in faccia,le testate giornalistiche che stamani non hanno detto una sola parola di ieri sera,il prete che oggi parlera’ di amore e del bambinello ma che ha,dalla sua,l’animo del peggior affarista,non avranno da noi che solo proteste,verranno banditi e “processati idealmente” nella pubblica piazza,Piazza della Vittoria,che ieri sera intonando in coro tutti “TARANTO LIBERA,TARANTO LIBERA…”,ha dettato regole e modi per il futuro della citta’.

Adesso,piu’ che mai,abbiamo capito una cosa:non fidarsi di nessuno,avere solo la nostra coesione come forza unitaria e nei movimenti,logori da mesi di fatiche e delusioni ma sempre in prima linea,avere il faro per andare avanti.

Ieri sera l’Ilva produceva e come per dire che tutto e’ inutile,ci pone anche un quesito:ma l’operaio ha capito che lottiamo anche per lui?Che i morti sul lavoro sono anche i figli dell’affarismo dei padroni?

Ieri sera vi erano in piazza anche operai,anche quelli provenienti da Genova che hanno capito il motivo della protesta e insieme a loro si e’ marciato,coesi,popolo e lavoratori uniti.

Taranto ha espresso ieri il suo orgoglio,quello dei momenti difficili.

Come quando un terremoto colpisce una citta’ e tutti si affannano a dare una mano per ripartire,ieri,nel terremoto devastante di tutti questi anni di inquinamento e morti,Taranto e i tarantini,hanno ricostruito,mattone su mattone,la casa Taranto.

Quella casa che spesso e’ stata vuota o che e’ servita solo a qualcuno nei suoi loschi affari personali.

Ieri sera la casa dei Tarantini,con le sue strade e la sua piazza,risplendeva di luci e colori,musiche degli Artisti Uniti Per Taranto,che hanno regalato un degno finale alla serata.

TARANTO LIBERA,TARANTO LIBERA,TARANTO LIBERA,il suono nelle orecchie di queste due splendide parole ci accompagnera’ per il resto dei nostri giorni e per il futuro.

foto di Occupy Archeo Tower Taranto

Foto di  Occupy Archeo Tower Taranto.



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