Taranto?non vincera’ ma…..
Creato il 27 ottobre 2015 da Lucaralla
@LAPOZZANGHERA
arallagianlucafoto(c)
Taranto citta’ capitale della cultura 2016.
Oggi si sapra’,ma non vincera’ perche’ ha la cultura dell’acciaio,quella che fu decisa anni fa per incrementare il lavoro qui al sud,e che oggi,nonostante epidemie mortali di mesoteliomi e patologie correlate al siderurgico,sembra essere ancora la vera “cultura regnante in citta'”.
Il riscatto morale dell’intera cittadinanza sarebbe un monito ai futuri governi ma da tarantino,dico,che e’ piu’ facile illuderci con decreti salva Ilva anti inquinamento che con propositi di riscatti e cambiamenti futuri da farsi per il territorio.
Abbiamo l’acciaio nel sangue,abbiamo una cultura che nasce dagli altiforni dei genitori e dalle loro fatiche,abbiamo il veleno nel sangue e le polveri sui balconi.
Sappiamo che quando ci sta tramontana l’aria sa di cocheria,e abbiamo il sentore che il futuro sia ancora incentrato sull’entrata alle portinerie dello stabilimento.
Devo dire che fare cultura qui non e’ facile.
La scintilla del cambiamento e’ sempre accesa,viva e riscuote successo quando si parla di “diritti negati in nome del profitto”.
Ma la cultura la si fa anche avendo alternative al mostro,vivendo il territorio come un mezzo comune per arricchirci.
Noi,il territorio, lo viviamo come “violenza nei suoi confronti”,come un albero che brucia e da lontano lo vediamo morire senza poterci fare nulla.
Le nuove generazioni sono consapevoli che i decreti salva Ilva hanno reciso una possibile lotta giuridica contro cio’ che ci e’ stato tolto,contro cio’ di cui avremmo avuto diritto e bisogno per dirci “capitale della cultura un domani”.
Non prendiamoci in giro.
Il dna nostro e’ questo,sancito dalla visione apocalittica dei fumi di giorno,di notte e dai numeri sempre in evidenza dei decessi per cause correlate all’inquinamento.
La cultura nostra e’ fatta di altoforno,passato storico della Magna Grecia e di un’isola,la citta’ vecchia,che sarebbe un buon viatico per fare si cultura e che,invece,cade ogni giorno nel dimenticatoio dei politici e del governo centrale.
Ecco perche’ Taranto non vincera’ e se dovessi essere smentito oggi,sara’ un evento storico che dovrebbe servirci a dire no all’industria e si alla storia espressa nei lavori che un tempo animavano le zone della citta’,dalla pesca ai cantieri navali,dall’ Arsenale militare ai negozi che purtroppo oggi chiuduno bottega.
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