E’ ancora buio quando tra le strade dei quartieri di Taranto si odono le prime melodie suonate dalle bande musicali.
Le dolci note delle Pastorali natalizie risvegliano, un po’ alla volta, gli abitanti della città che, ancora in pigiama ed assonnati, si accostano alle finestre e si affacciano dai balconi per meglio ascoltare e per vedere i musicisti passare.La suggestiva atmosfera delle feste natalizie come per miracolo si risveglia con Taranto nel giorno di Santa Cecilia, in netto anticipo rispetto alle altre città.
Le donne si mettono al lavoro e, come la tradizione impone, impastano la farina per preparare le pettole. Ed un po’ alla volta, mentre la luce del sole inizia ad illuminare le case ed i palazzi, per le strade si diffonde il caratteristico odore dell’olio fritto.
Mai una pettola è uguale all’altra. E la fantasia dei bambini si sbizzarrisce nell’attribure una forma di animale o di oggetto alle pettole che, una alla volta, vengono tirate su con la schiumarola e poste in una coppa per essere successivamente ricoperte di zucchero o di miele.Ma è già l’ora di uscire di casa. Le mamme consegnano ai figli le pettole da portare a scuola, da dividere con i compagni. Per oggi prenderanno il posto delle solite insulse merendine, tutte uguali.
Si allestiscono i presepi (sempre meno quelli artigianali) e gli alberi di Natale.
Nel corso della serata si organizzano le prime riunioni familiari e tra amici. Si rispolverano la vecchia tombola ed i mazzi di carte napoletane.Non è chiaro il motivo per cui si festeggi a Taranto Santa Cecilia. Si dice che, molti anni addietro, la banda Cittadina uscì all’alba del 22 novembre per onorare la santa, dando così casualmente l’avvio alla tradizione.
Qualunque sia il motivo il giorno di santa Cecilia è un giorno speciale per i tarantini.
[Fonte: http://www.tarantoincartolina.com
Quante volte mi è stata raccontata questa tradizione…ora la condivido anche qui…Natale è nell’aria!
Come il profumo delle “pettole” di Santa Cecilia!
Dedicato a delle persone speciali