Le tisane sono preparati liquidi a base di estratti naturali di piante che miscelandosi con l'acqua bollente aumentano le proprietà benefiche. Possono essere preparate con una sola pianta oppure in combinazione con altre per migliorare il sapore, come nel caso della tisana al tarassaco. Aggiungendo menta piperita e liquirizia non sarà necessario unire del dolcificante. La tisana al tarassaco è consigliata per i diabetici in quanto è un concentrato di insulina, in questo modo non ci sarà alcuna interferenza per assimilare gli zuccheri. La tisana al tarassaco è apprezzata per le sue proprietà depurative soprattutto in caso di infiammazione a carico dell'apparato urinario. Purtroppo non contiene sostanze stimolanti e rilassanti, ed è sconsigliata in caso di stitichezza. Prima di assumere preparati con piante officinali è opportuno accertarsi sullo stato di salute completo del proprio organismo.
Il tarassaco stimola la produzione di bile a aiuta la sostanza nel suo deflusso verso il fegato. L'estratto di tarassaco che si utilizza per tisane e infusi è un potente depurativo ma anche un decongestionante. La radice di tarassaco inoltre è capace di ridurre il livello di colesterolo nel sangue in quanto riduce il suo assorbimento e di conseguenza provvede alla sua eliminazione. Tra gli altri elementi essenziali contenuti nella pianta vi sono i flavonoidi, la provitamina A e anche l'acido ascorbico che previene le infiammazioni intestinali. Inoltre la grande quantità di magnesio favorisce l'abbassamento della pressione arteriosa. Molto spesso i nutrizionisti consigliano la tisana al tarassaco da abbinare a diete ipocaloriche perché stimola il metabolismo. I pediatri invece lo impiegano per risolvere i casi inappetenza che si manifestano nei primi anni di vita del bambino.
La pianta del tarassaco è conosciuta anche come "dente di leone". La sua crescita è spontanea e si trova in zone di aperta campagna molto erbose. E' diffusa in tutto il territorio italiano in quanto si adatta facilmente a tutte le condizioni climatiche e resiste a quelle più avverse. E' molto semplice riconoscere la pianta di tarassaco grazie alla presenza dei suoi fiori gialli e simili al girasole, anche nel comportamento: al tramonto si richiude. Tra gli altri nomi attribuiti infatti vi è quello di "girasole dei prati". I fiori del tarassaco hanno uno strato piumoso di colore bianco simile a quello dei soffioni. Le origini del tarassaco sono greche e gli antichi hanno apprezzato sin da subito le sue qualità antinfiammatorie e altamente depurative. Da sempre presente nella medicina popolare e nella tradizione culinaria con ricette in cui è prevista la sua cottura a vapore.
Nonostante sia una pianta da campo, è possibile coltivare il tarassaco nel proprio giardino, per avere sempre a disposizione le sue parti per preparare una sana e gustosa tisana. Il suo aspetto è molto gradevole e ornamentale. Preferisce la coltivazione nelle aiuole, ma controllandone la crescita si può utilizzare anche un vaso di terracotta. Il tarassaco infatti è a crescita rapida e piuttosto infestante. Per la semina è preferibile lasciare uno spazio di circa 10 centimetri tra le piantine. Il periodo migliore è quello primaverile e soprattutto all'inizio occorre procedere quotidianamente alla sua innaffiatura. Anche se i raggi solari non sono diretti è preferibile eseguire queste operazioni nelle prime ore serali. Il terreno deve essere molto fertile e ricco e non vi è bisogno di aggiungere concimi.