La situazione di incertezza, secondo Confedilizia, potrebbe portare al rinvio del pagamento della TASI (ora fissato al 16 giugno) al 15 luglio, o forse al 30 giugno. L’eventuale rinvio a fino giugno o a metà luglio sarebbe inserito in provvedimenti diversi dal DL Irpef, che deve essere ancora convertito in legge (prima del 23 giugno, sennò scade il tempo).
Mancano quattro giorni alla scadenza per pagare l’acconto TASI, il 16 giugno. Ma non in tutta Italia: su 8000 comuni interessati solo 2000 hanno deliberato l’aliquota. La data del 16 giugno è già uno slittamento, già deciso dal Governo. Ma data la situazione di incertezza che probabilmente verrà a determinarsi, Confedilizia chiede uno slittamento. I comuni si stanno muovendo in ordine sparso, più precisamente: a caso? Speriamo di no.
Confedilizia spiega che il rinvio della TASI potrebbe essere al 15 luglio o almeno al 30 giugno. Secondo l’Ufficio legale dell’associazione la proroga del termine sarebbe possibile ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, che attribuisce ai Comuni la potestà di regolamentare le proprie entrate con i soli limiti relativi all’individuazione e alla definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi e “nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti”.
A rivelare la novità sono i Caf, sotto pressione per le scadenze sui 730 e sulle tasse sulla casa. In alcuni casi si sposta la data; in altri si decide di non multare i ritardatari, come a Piacenza, Vicenza, Bologna o della provincia di Pordenone.
Bisogna però precisare che dall’ANCI al momento non sono arrivate indicazioni definitive per le amministrazioni, anche a proposito del rinvio richiesto da Confedilizia.
Sicuramente, i Comuni potrebbero essere penalizzati già dal primo slittamento della TASI, quello al 16 giugno. Il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, ha già spiegato: bisogna capire ”come aiutare i Comuni ad arrivare a ottobre” ha detto, perchè il rinvio ”produce un impatto sulla liquidità dei Comuni”.
Insomma, entro lunedì prossimo 16 giungo almeno 2000 comuni che hanno deliberato l’aliquota FORSE si metterà mano al portafoglio per pagare l’acconto TASI. Senza dimenticare che la stessa scadenza vale per l’IMU, CANCELLATA SOLO PER LA PRIMA CASA.
Nel frattempo il DL Irpef, ora all’esame delle Commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio che dovrebbero licenziarlo proprio oggi, viaggia verso la conversione finale in legge. I deputati presentano comunque 486 emendamenti. I tempi dell’esame sono strettissimi (il decreto deve essere convertito prima del 23 giugno) ed è probabile che il Governo ponga la fiducia (martedì prossimo, il 17?).
Intanto, Confedilizia insiste sul rinvio della TASI al 15 luglio o al 30 giugno, perchè i Comuni possono muoversi liberamente. Ma l’ANCI non ha confermato nulla. La solita confusione.