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Tassi di interesse europei, la BCE li porta ai minimi storici

Da Mrinvest

La BCE taglia i tassi di interesse europei e, per la prima volta, scendono in negativo i tassi sui depositi interbancari.

Tassi di interesse europei, la BCE li porta ai minimi storiciLa BCE ha tagliato i tassi di interesse europei dallo 0,25% allo 0,15%, segnando un nuovo minimo storico. Giù anche i tassi marginali, che passano dallo 0,75% allo 0,40%, mentre vengono portati in area negativa i tassi “overnight” sui depositi interbancari, passando dallo 0% (zero per cento) a -0,10%. Si tratta dei primi tassi negativi nella storia della BCE, che vuole incentivare in questo modo il ricorso al credito interbancario ed ai prestiti verso l’economia reale da parte delle banche, anziché parcheggiare liquidità in eccesso presso Francoforte.

Ma, oltre alla riduzione dei tassi di interesse europei, sono state annunciate ulteriori misure. La BCE darà vita ad una terza asta Ltro (Long term refinancing operation o piano di rifinanziamento a lungo termine) a 4 anni per 400 miliardi, simile alle precedenti due tenutesi alla fine del 2011 e nel febbraio del 2012, che allora iniettarono oltre mille miliardi di liquidità a 3 anni alle banche al tasso dell’1%. Stavolta, però, il prestito sarà vincolato all’erogazione di credito alle imprese, altrimenti dovrà essere rimborsato ad un tasso superiore a quello agevolato previsto.

La BCE smetterà di sterilizzare gli acquisti dei titoli di Stato, avvenuti nel 2011 con il cosiddetto Securities Markets Programme (SMP), il piano messo in piedi dall’ex governatore Jean-Claude Trichet per calmierare i rendimenti sui bond della periferia europea. Gli acquisti sono stati pari a 175 miliardi di euro in tutto e la BCE ha provveduto da allora a ritirare ogni settimana la liquidità in eccesso, attraverso l’offerta di depositi fruttiferi alle banche. Questo non avverrà più, in modo da accrescere la liquidità sui mercati e aumentare così il tasso d’inflazione nell’Area Euro.

Draghi ha anche fatto sapere che i lavori di preparazione degli acquisti dei titoli Abs (Asset-backed security) stanno accelerando, di fatto preannunciandone il varo nei prossimi mesi, misura finalizzata a incentivare i prestiti delle banche alle Pmi.

I tassi di interesse europei rimarranno bassi a lungo, ha spiegato il Governatore Draghi, anche se non vi sono rischi di deflazione, ma semmai di bassa inflazione prolungata. Questa dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2014, all’1,1% nel 2015 e all’1,4% nel 2016, in calo rispetto alle stime di marzo della stessa BCE.

In calo anche il Pil stimato per l’anno in corso, che dovrebbe crescere nell’Eurozona solo dell’1%, contro il +1,2% previsto a marzo. In compenso dovrebbe registrarsi una maggiore crescita l’anno prossimo al +1,7% dalla precedente stima del +1,5%. Confermato il +1,8% previsto per il 2016.


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