Una coppia lui spagnolo lei polacca ed entrambi di circa 20 anni. Avevano alzato il gomito, prima di alzare anche le mani. Ad un certo punto, infatti, la donna ha cominciato a dare in escandescenze perché ubriaca. Il tassista, anche insultato, in via Trionfale, si è fermato e ha chiesto ai due di scendere ma lo spagnolo ha reagito pestandolo a sangue.
La scena è stata vista da un passante che ha chiamato il 113. La polizia ha arrestato la coppia per lesioni gravissime, mentre il tassista è stato ricoverato al Policlinico Gemelli con una prognosi di 60 giorni e poi all'ospedale S. Camillo dove i medici non gli hanno potuto salvare l'occhio che aveva subito gravi lesioni.
«Il tassista e mio collega aggredito stamani ha perso un occhio. Me lo hanno riferito altri colleghi che sono stati a trovarlo in ospedale». Lo ha raccontato un tassista della cooperativa 3570 in merito all'aggressione all'alba da parte di due giovani spagnoli ad un tassista romano. «La sua vita ormai è rovinata - aggiunge - è un tipo tranquillo, con una famiglia e ci incontravamo spesso ai posteggi perchè lui, come me, faceva sempre la notte»
«Fare il Tassista di notte a Roma rischiando ogni giorno la vita. Un lavoratore della strada in servizio con il suo taxi “Parma59” vittima dell'ennesima violenza, aggredito e in condizioni gravi in ospedale. - afferma Nicola Di Giacobbe di Unica Cgil - Roma oramai è una città sempre meno sicura».
E a fare i tassisti non sono solamente gli uomini. Così il terrore dilaga anche tra le colleghe donne anche se questo è uno dei pochi casi in cui sesso forte e sesso debole corrono lo stesso rischio. Secondo Di Giacobbe «A Roma c'è poca polizia in strada , manca il sentire e vedere la vostra presenza. Non bastano i pochi posti di blocco e sempre negli stessi punti, occorrono più pattuglie, più volanti in circolazione, sentire la certezza della vostra presenza».
Ma questo è il momento delle riflessioni e del calore insieme alle polemiche. «Quanto accaduto non può trovare alcuna giustificazione – afferma il vicesindaco di Roma Sveva Belviso - perchè‚ la violenza è una delle espressioni più vili e offensive per la dignità fisica e psichica di chi la subisce. Vorrei, infine, - conclude Belviso - rivolgere un ringraziamento agli agenti del commissariato Prati per l'intervento tempestivo che, grazie al senso di responsabilità dimostrato da un cittadino romano nel segnalare l'accaduto, ha permesso di individuare in tempi rapidi i due balordi e di consegnarli alla giustizia».
Il problema, intanto, resta e ha il sapore, tutto italiano, di EMERGENZA.
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